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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Costretti a pagare il pernottamento in caserma": la denuncia della Penitenziaria

Una circolare ministeriale reintroduce il pagamento per i mini alloggi che ospitano le guardie carcerarie, con arretrati rateizzabili.

" Non bastavano le numerose problematiche che attanagliano gli Agenti della Polizia Penitenziaria come: carenza di personale, strutture obsolete e fatiscenti, condizioni lavorative precarie e non in sicurezza dove i poliziotti rischiano quotidianamente la propria pelle, mancata fornitura degli effetti vestiario – il personale l’acquista di tasca propria – adesso, afferma il Coordinatore regionale della Fp CGIL Polizia Penitenziaria Calogero Lo Presti - il nuovo anno ha riservato una “amara sorpresa” per tutte quelle poliziotte e poliziotti penitenziari accasermati che, alla luce di una circolare ministeriale, dovranno pagare anche il pernottamento presso le caserme con arretrati, da Ottobre 2017, che si attesteranno sulle 650 euro a poliziotto. "

Da precisare che il personale accasermato è soggetto, ed obbligato, ad intervenire in qualsiasi momento, del giorno e della notte, in caso di emergenze connesse ad esigenze che riguardano la sicurezza delle due carceri bresciane, “ Verziano “ e “ Nerio Fischione “

Secondo quanto disposto da una circolare, emessa il 7 Gennaio 2019 dalla Direzione Generale del Personale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, chi usufruisce della camera in caserma dovrà corrispondere un onere, cosa che era stata chiarita dal precedente Governo, con il Decreto Fiscale collegato alla Legge di Bilancio del 2018, sancendo che l’utilizzo degli alloggi collettivi di servizio del personale della Polizia Penitenziaria è a titolo gratuito prevedendo uno stanziamento di fondi ad hoc.

La circolare emessa dalla Direzione Generale del DAP sarebbe giustificata da una errata stima delle risorse economiche stanziate con l’ultimo DEF. Nonostante cambino i Governi e nonostante le promesse in campagna elettorale la politica rimane, ancora una volta, lontana, se non miope, alle problematiche e alle esigenze dei poliziotti penitenziari.

La Fp CGIL Nazional , con una nota formale, ha chiesto la sospensione del provvedimento ed un incontro urgente con i vertici dell’Amministrazione Penitenziaria a Roma. Se l’incontro non sortirà gli effetti auspicati la CGIL chiamerà in causa il Ministro della Giustizia. Non si escludono forme di protesta.+

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