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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Cronaca Pisogne

Petardo esplode in piazza, braccio dilaniato a 29 anni: "Potevo morire"

La testimonianza shock della ragazza rimasta ferita e Pisogne nella notte di Capodanno: operata d'urgenza, è ancora ricoverata in ospedale.

Giorni di paura e di dolore, che solo la morfina riesce ad alleviare. Il 2022 di Sara (nome di fantasia) è cominciato in una sala operatoria dell'ospedale di Esine, con i medici che cercavano di ricostruire ciò che restava del suo avambraccio sinistro, letteralmente trapassato dalle schegge di un petardo.

Dal letto del reparto di ortopedia in cui è ancora ricoverata, la 29enne di Sovere (comune della Bergamasca) lancia un disperato appello per rintracciare colui - o colei- che ha lanciato l'ordigno: a quanto pare un petardo rudimentale che conteneva plastica e vetro. "Qualunque cosa fosse - ci racconta - mi ha sbriciolato un osso, tranciato parte dei muscoli, dei nervi e dei tendini: non so se il braccio tornerà come prima e neanche i medici azzardano previsioni."

Un boato fortissimo

La vicenda la notte di Capodanno nella piazza centrale di Pisogne, dove la 29enne aveva deciso di salutare il 2021 insieme ad alcune amiche. Ma non ha nemmeno avuto il tempo di brindare al nuovo anno: "Ho molta paura dei fuochi d'artificio: non li ho nemmeno guardati e ho aspettato che finissero prima di attraversare la piazza per raggiungere un bar. Erano passati cinque minuti dalla mezzanotte ed ero quasi arrivata a destinazione, quando ho udito un boato fortissimo."

Interminabili istanti di paura: "Mi sentivo pulsare la mano sinistra, così ho tolto la pelliccia che indossavo e ho visto che avevo un grosso buco nel braccio. Si vedevano i tendini e perdevo molto, molto, sangue: mi sono messa a gridare."

Braccio trapassato da una scheggia

Tra i primi a soccorrere la giovane anche un medico che si trovava in un ristorante della piazza: "Ero completamente sotto shock e non riuscivo ancora a realizzare cosa fosse successo. Lui mi ha spiegato che una scheggia aveva trapassato il braccio e mi ha tolto alcuni frammenti dalla ferita prima dell'arrivo dell'ambulanza."

L'operazione che la 29enne ha subìto la notte di Capodanno potrebbe non bastare: "Praticamente mi manca un pezzo di osso, i medici mi hanno detto che non sanno se potrò recuperare completamente la funzionalità del braccio e che molto probabilmente dovrò subire altri interventi. Amo andare a cavallo, camminare in montagna e vorrei tornare a fare tutto come prima. Certo poteva andare anche molto peggio: se la scheggia mi avesse colpito al volto, o al collo, sarei potuta morire."

L'appello

Sull'accaduto è stata aperta un'indagine dai Carabinieri di Breno. Ed è proprio ai militari che la giovane chiede di rivolgersi a chiunque abbia visto qualcosa che può aiutare a risalire al responsabile del lancio del petardo. Informazioni utili potrebbero arrivare dalle immagini delle videocamere delle tante attività che si affacciano sulla piazza. Filmati che verranno attentamente vagliati dai carabinieri.

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