Ragazzo cade nel vuoto sotto gli occhi dell'amico: "Non si muoveva e gridava"
La testimonianza di un amico del giovane precipitato da un ponte, a Pisogne.
Due chiacchiere in attesa che arrivassero i materiali per terminare il lavoro, l'amico che sale sul muretto del ponte che sovrasta il torrente, poi il 'volo' nel vuoto di 8 metri e le disperate grida d'aiuto. È la cronaca minima di quanto successo poco prima delle 19 di mercoledì a Pisogne, in località Pontasio. A raccontare e rivivere quegli interminabili minuti di paura è Ilario Piccinelli, 20enne del paese: è stato testimone, insieme al fratello 16enne, della spaventosa caduta dell'amico e collega di 25 anni.
"Non era affatto sul trattore, come scritto da tutti i giornali - ci tiene a precisare -. Il mezzo agricolo era parcheggiato a due metri dal ponte e a bordo non c'era nessuno. Stavamo chiacchierando, quando all'improvviso lui è salito in piedi sul muretto, dov'era seduto anche mio fratello. Io ero di spalle: quando mi sono voltato lui non c'era più, allora mi sono affacciato dal ponte e ho visto che era disteso sul greto del torrente, immobile. Non so bene cosa sia accaduto, se abbia perso l’equilibrio o se abbia fatto un passo all'indietro: è successo tutto in un secondo".
Attimi drammatici: "Non si muoveva, ma gridava e chiedeva aiuto - ricorda ancora Ilario -. Mi implorava di aiutarlo ad alzarsi, ma io ho preferito non muoverlo: ho chiamato i soccorsi e i nostri genitori".
Decisivo l'intervento dei vigili del fuoco: sono stati loro, insieme agli specialisti del nucleo speleo-alpino-fluviale- a raggiungere il 25enne e a metterlo in sicurezza su una speciale barella. Poi la corsa al Civile di Brescia, in ambulanza: il 25enne non ha mai perso conoscenza e non è in pericolo di vita, ma ha riportato traumi molto seri e nei prossimi giorni sarà sottoposto a un delicato intervento chirurgico. "Si è rotto due vertebre - ci dice ancora Ilario - ed è immobile in un letto d'ospedale, ma poteva andare molto peggio."