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Cronaca Pisogne

Ex acciaieria trasformata in una discarica a cielo aperto, scatta il sequestro

Blitz dei carabinieri forestali all'ex Ols di Pisogne: l'area è stata sequestrata in attesa delle bonifiche.

In paese e sui social la chiamano ‘’L’isola della vergogna”. Un appellativo che si deve alle tonnellate di rifiuti gettati e accumulati nel tempo nell’area dell’ex acciaieria Ols, situata al confine tra Pisogne e Costa Volpino. L’azienda ha chiuso i battenti 20 anni fa, perché fallita, trasformandosi lentamente in una discarica abusiva a cielo aperto.

Degrado e sporcizia hanno raggiunto livelli ormai non più tollerabili: decine le segnalazioni che si sono accumulate sui tavoli del comune, altrettante quelle pubblicate sui social. Le continue proteste e i reclami hanno spinto le autorità ad intervenire: i carabinieri forestali di Pisogne, dopo il sopralluogo effettuato nei giorni scorsi con la polizia locale, hanno messo i sigilli all’area che ora è sotto sequestro e non più accessibile, anche per le tante persone, in buona parte camionisti, che riversavano sul piazzale dell’ex acciaieria cumuli di materiale. 

Durante il blitz i carabinieri hanno trovato davvero di tutto: copertoni di auto e camion, mobili, vecchi elettrodomestici, tonnellate di laterizi e pure un’auto abbandonata da chissà chi e chissà quando. A tutto ciò si aggiungono i veleni di cui sarebbe colmo il terreno sottostante l’ex sito siderurgico. Per la bonifica serve ancora tempo: il comune vorrebbe ripulire e riqualificare l’area, ma per farlo deve accordarsi con chi, attualmente, risulta essere il proprietario e il gestore dell’ex acciaieria 

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