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Cronaca Pisogne

Il nuovo anno di Pisogne: le vecchie cabine come biblioteche ambulanti

La nuova e lodevole iniziativa dell'amministrazione comunale: le ormai abbandonate cabine telefoniche diventano dei curiosi punti lettura, dedicati soprattutto ai più piccoli. In paese ce ne sono già tre, più una a Gratacasolo

Innovare per crescere, dare libero sfogo alla creatività, inventarsi nuovi valori d’uso per quelle merci che invece ormai sembrano destinate all’inarrestabile pensione. Questo il piccolo grande obiettivo dell’amministrazione comunale di Pisogne, e di un progetto tutto nuovo (e per davvero) che vuole rilanciare l’interesse per la cultura e la lettura, partendo magari dai più piccoli per coinvolgere poi tutto il paese, e tutti i cittadini.

Le vecchie e abbandonate cabine telefoniche infatti si sono magicamente trasformate in veri e propri punti di lettura, non itineranti ma quasi, in cui bambini e ragazzi potranno curiosare e trovare tomi gustosi da assaporare in compagnia, da arricchire con scambi e appunti, perfino da consigliare grazie alla presenza di un quaderno dei buoni propositi, con qualche lettura che manca e qualche lettura che verrà.

Un’iniziativa praticamente unica nel suo genere, e che di sicuro è destinata a crescere e a diffondersi, magari pure fuori paese, storicamente diffusa nei Paesi anglosassoni e negli States. I punti lettura intanto sono già stati inaugurati, sono addirittura tre quelli al di fuori degli istituti scolastici, uno per ogni edificio, più un altro in bella vista nella piccola frazione di Gratacasolo.

“I libri, loro, non ti abbandonano mai – ha scritto Amos Oz – Tu sicuramente li abbandoni di tanto in tanto, i libri, magari li tradisci anche. Loro invece non ti voltano mai le spalle: nel più completo silenzio, e con immensa umiltà, loro ti aspettano sullo scaffale”. In Valcamonica, guarda un po’, ti aspettano pure in una vecchia cabina.

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