Fa strage di specie protette: ucciso a fucilate anche uno sparviero
L'uomo attirava nella sua trappola i tordi bottaccio con un dispositivo elettronico illegale
Attirava uccelli di specie protette con un suono registrato, prima di abbatterli senza pietà. Sabato 9 ottobre, durante un appostamento, i carabinieri forestali di Pisogne e Darfo hanno sorpreso all’interno di un capanno di caccia un bracconiere, mentre utilizzava un dispositivo elettronico per il richiamo di uccelli. L’audio – vietato dalla legge – riproduceva il verso del tordo bottaccio. Tra gli esemplari abbattuti, i militari hanno trovato anche uno sparviero, una specie protetta appartenente alla famiglia dei falchi.
All’esterno del capanno, invece, erano posizionate delle trappole per la cattura di avifauna, anch’esse non consentite. I militari hanno sequestrato l’esemplare di sparviero, dieci tordi bottacci illegalmente abbattuti, i richiami e le trappole vietate, nonché due fucili. Il trasgressore è stato deferito all’autorità giudiziaria e rischia anche il ritiro del porto d’armi.