Pennarello esplosivo: Piccioli resta a Canton Mombello
Il tribunale del riesame ha bocciato la richiesta presentata dal legale del 69enne di Rezzato
Il tribunale del riesame ha rigettato l'istanza di scarcerazione presentata dall'avvocato di Augusto Piccioli, il 69enne accusato di aver fabbricato e portato in un luogo pubblico un pennarello contenente esplosivo che gli è scoppiato in mano lo scorso 4 marzo. Tradotto: resterà a Canton Mombello.
Dopo il primo «No» del Gip, che aveva negato la scarcerazione per il rischio che il 69enne di Rezzato reiterasse il reato, ora è arrivato anche la seconda bocciatura per Picicoli.
L'anziano, che a causa dell'esplosione ha perso due dita, ha sempre rigettato le accuse che gli muovevano gli inquirenti. «Non sono stato io, ho trovato l'ho trovato nella posta», ha sempre ribattuo: prima in ospedale, poi in cella, dove tutt'ora si dichiara innocente. Ma a inchiodarlo sono stati i disegni e le istruzioni per realizzare micrordigni: tutto materiale trovato tra le quattro mura della sua abitazione durante una perquisizione dei carabinieri.
Per lui le accuse sono di detenzione illegale e porto in luogo pubblico di esplosivo, oltre a porto di oggetti atti ad offendere e l'utilizzo per incutere timore pubblico.