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Cronaca

Picchia la moglie incinta, denunciato: marito violento fa ricorso al Tar

Avrebbe picchiato la moglie incinta per settimane: non potrà più avvicinarsi né alla donna né ai figli. Revocato il permesso di soggiorno, rischia l'espulsione dall'Italia

Avrebbe picchiato, maltrattato e forse abusato della moglie per settimane, non appena l'aveva raggiunto in Italia, anche se lei era in stato interessante e aspettava il suo secondo figlio: per questo, a seguito della denuncia della donna, al marito violento sono stati contestati sia il reato di maltrattamenti che di violenza sessuale, con la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla donna e al figlio piccolo.

La revoca e il ricorso al Tar

A seguito del provvedimento, la Questura di Brescia gli ha anche revocato il permesso di soggiorno: l'uomo è di nazionalità pakistana, ma in Italia ormai da oltre 10 anni, con un contratto di lavoro regolare. Senza permesso però, rischia l'espulsione: per questo ha deciso di ricorrere al Tar, senza successo.

Anche il Tribunale amministrativo ha infatti confermato la revoca del permesso di soggiorno, proprio a causa del suo comportamento violento e che nello specifico lede il rispetto della legge, una circostanza necessaria per ottenere il permesso di rimanere in Italia. Non basta dunque avere un lavoro e un contratto regolare.

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