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Cronaca

"Disposte a tutto per denaro": scoperta casa a luci rosse, arrestata una donna

Sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sono queste le accuse che hanno portato i carabinieri di Peschiera del Garda ad arrestare una cittadina cinese di 47 anni (Z.Y.J. le iniziali), ritenuta responsabile di aver trasformato, da un anno a questa parte, in una casa di appuntamento il proprio appartamento, preso in affitto in un residence nella zona di San Benedetto di Peschiera.

Un'indagine che ha preso il via sulla scia di un'attività analoga che, solamente un mese fa, aveva visto un'altra cittadina cinese finire in manette per reati analoghi, sempre nel comune lacustre. 

L'inchiesta, fanno sapere i militari, è stata condotta per circa un mese, consentendo di raccogliere una notevole mole di informazioni e riscontri testimoniali sulla condotta dell’indagata, permettendone infine il suo arresto. Come già avvenuto nel caso precedente, l'appartamento è stato preso in locazione tramite un’agenzia di intermediazione immobiliare, ignara ed estranea ai fatti, e le attività che vi si svolgevano all'interno sarebbero state pubblicizzate in rete, su siti di incontri a scopo sessuale, con annunci assolutamente espliciti, corredati da fotografie di giovani ed avventi ragazze orientali, che si dichiaravano pronte a soddisfare ogni richiesta.

Ovviamente il viavai di clienti dall’abitazione non è passato inosservato anche agli abitanti dello stabile, che non avrebbero potuto non notare quell’andirivieni a tutte le ore del giorno e della notte. Come accennato in precedenza, i carabinieri avrebbero documentato nel dettaglio la vicenda, raccogliendo le testimonianze di numerosi clienti, fermati dopo la consumazione dei rapporti. Sarebbe emerso inoltre che i potenziali nuovi avventori, attratti dall’annuncio in rete, si accordavano preventivamente con la maitresse, che forniva l’indirizzo della casa e definiva il prezzo e tipo di rapporto. Nel corso dei servizi di osservazione, tra i tanti, è stato anche osservato come un “premuroso” papà ha accompagnato il figliolo, quasi 20enne, al suo incontro sessuale, aspettando in macchina che il giovane “facesse esperienza”.

Al momento dell’irruzione, gli uomini del 112 avrebbero trovato all’interno della casa un cliente che stava consumando un rapporto sessuale ed uno in attesa del proprio turno: l’arresto di Z.Y.J. è stato così eseguito in flagranza di reato. Nella casa inoltre sarebbe stato trovato denaro contante, ritenuto il frutto dell'attività di prostituzione, e il necessario per esercitare tale "professione". 

Una donna cinese poco più che 40enne, priva di un regolare permesso di soggiorno, che "lavorava" all'interno dell'abitazione, è stata ascoltata dagli operanti, che in questo modo avrebbero potuto appurare dinamiche e responsabilità nel merito della vicenda.

Z.Y.J. è stata dunque condotta in carcere, come disposto dall'autorità giudiziaria, mentre sono in corso ulteriori accertamenti per definire anche la posizione di altri soggetti, italiani e stranieri, ritenuti coinvolti nel caso. Il giorno successivo, quando i carabinieri sono tornati all’appartamento per eseguire un ulteriore sopralluogo, hanno trovato un biglietto attaccato alla porta vicina, sul quale a mano vi era scritta la parola "grazie".

Fonte: Veronasera.it

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