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Domenica, 3 Dicembre 2023
Cronaca

Parla con alcune ragazze, massacrato a calci e coltellate: "Controllati il sangue"

Il folle episodio risale alla sera dell'11 settembre. Oggi l'arresto dei due aggressori: sono ancora minorenni

Lago di Garda. Senza alcuna ragione e con una ferocia inaudita, lo hanno accoltellato più volte per poi allontanarsi, lasciandolo a terra sanguinante in condizioni critiche. È una barbara e folle aggressione quella avvenuta a Peschiera del Garda l'11 settembre scorso: la vittima è sopravvissuta riuscendo a raggiungere il vicino ospedale, mentre – lo stesso giorno – già scattavano le indagini per risalire all'identità dei responsabili. Attività, quella dei carabinieri del Nordi Peschiera, che si è conclusa nelle prime ore di giovedì 14 ottobre, con l'arresto e il trasporto in carcere di due minorenni, che ora dovranno rispondere di tentato omicidio in concorso e porto abusivo di "armi o oggetti atti ad offendere" in concorso. 

Quella sera, la vittima – un 28enne di Bardolino, G.L. le iniziali – aveva chiesto ai due giovani delle informazioni su alcuni locali di Peschiera, dopodiché si sarebbe allontanato e avrebbe iniziato a conversare con alcune turiste straniere. A quel punto, però, sarebbe stato raggiunto dai due giovani che, senza apparente motivo, lo avrebbero spintonato, intimandogli di andarsene. Ma la rabbia ingiustificata dei due minori non si era ancora placata: mentre il 28enne si rialzava, lo avrebbero inizialmente preso a calci, poi uno due ha estratto il coltello con il quale lo ha ripetutamente colpito; intanto il suo complice lo teneva fermo per il collo. Finita l'aggressione, riferisce l'Arma, gli avrebbero detto: "Adesso controllati il sangue ed è meglio che te ne vai", per poi allontanarsi. 

Nonostante le profonde ferite subite, raccontano i colleghi di Veronasera.it, il 28enne è riuscito a fatica a raggiungere il Pronto Soccorso della clinica Pederzoli, dove è stato immediatamente sottoposto ad intervento chirurgico e successivamente trasferito in terapia intensiva, con una diagnosi di "ferita penetrante lobo medio polmonare - pneumotorace margine costale destro - emotorace apico basale posteriore destro - ematoma pettorale destro - ferita lacerocontura subfrenica IV° segmento - ferita lacero contusa tessuti molli fianco sinistro". I due giovani aggressori, infatti, lo avrebbero pugnalato due volte all'addome, ma il fendente più profondo, e per poco letale, lo avrebbero inflitto al torace, colpendo il fegato, il diaframma e il polmone destro.

L'11 settembre le indagini dei militari erano scattate immediatamente, partendo da un'attenta verifica dei filmati del sistema di videosorveglianza del Comune, grazie ai quali sono riusciti ad individuare il momento del primo incontro tra la vittima e i suoi aggressori e a estrapolare i fotogrammi dei due, utili per risalire alla loro identità. I carabinieri sono così riusciti ad appurare che si trattava di due minorenni già a loro noti: B.M.L., 17enne di Castelnuovo del Garda incensurato, e L.O., 17enne di Peschiera, con alle spalle precedenti per reati contro il patrimonio e contro la persona.

Acquisiti dunque i pesanti indizi a loro carico, gli uomini dell'Arma li hanno deferiti all'autorità giudiziaria e il tribunale per i minori ha richiesto e ottenuto l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Dopo essere stati prelevati dalle rispettive abitazioni, i due minori sono stati portati nella caserma di Peschiera per gli ulteriori accertamenti del caso e, successivamente, condotti nel carcere Minorile di Treviso a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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