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Cronaca Iseo

Pesca: alborelle vietate sui laghi di Garda e Iseo

Divieto di pesca delle aole per tre anni, fino al 2014: rischio di estinzione. Sul Garda un nuovo problema ambientale, sul lago d'Iseo spazio a nuovi regolamenti e al riordino delle attrezzature. Obiettivo comune il ripopolamento

Le alborelle dei laghi bresciani corrono il serio rischio di estinzione. Dopo la repentina decisione (congiunta) delle Consulte Provinciali della Pesca di Brescia e di Bergamo sul divieto di pesca delle aole sul lago di Garda una nuova seduta ha confermato lo stesso tasso di rischio anche per il lago d’Iseo. Dal primo giugno, e fino al 2014, sul Garda ne sarà assolutamente vietata la pesca: a partire da oggi stesso divieto anche per le acque del lago camuno. Un accordo unanime e di necessità per le due Consulte, costrette ad affrontare un problema di stampo ambientale forse negli ultimi anni un po’ troppo sottovalutato.

Le alborelle (o aole) vanno in ‘frega’ nei canneti e nelle aree sabbiose, i luoghi prediletti per la loro riproduzione. Nel caso gardesano le cause sono evidenti, e vanno dalla bonifica delle aree turisticamente poco apprezzate alla cementificazione a dir poco selvaggia che ha investito le coste e i porti negli ultimi vent’anni. Il caso del lago d’Iseo è appena più complesso, ma le motivazioni gardesane possono essere sostituite con le problematiche relative alla tipologia di pesca: già nel 2009 infatti la consulta si era espressa favorevole nel sostenere il divieto di utilizzo di attrezzature come la gerola e la lanzettiera.

La tutela dell’aola comincia dunque da qui, dal rispetto per l’habitat e dal contemporaneo rispetto per il comune ambiente riproduttivo del pesce in questione. Nei prossimi mesi si discuteranno anche modalità e soluzioni per un efficace ripopolamento.

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