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Cronaca Padenghe sul Garda

"Costretta ad abortire, mi ha messo il telecomando in bocca per soffocarmi": le accuse della moglie

Chiesti 7 anni di carcere per l'imprenditore tedesco

Imprenditore violento, chiesti sette anni di carcere: così la pubblica accusa nei confronti del 50enne tedesco – residente a Padenghe, ma molto conosciuto nei bar del Basso Garda – che nella seconda parte del 2020, tra il primo e il secondo lockdown, avrebbe maltrattato, picchiato e costretto ad abortire la sua compagna, una cittadina rumena di una decina d'anni più giovane. Secondo quanto ricostruito dall'accusa, sulla base delle testimonianze della giovane donna, il 50enne avrebbe perfino cercato di soffocarla con il telecomando della televisione.

Maltrattamenti, violenze, lesioni

I fatti sarebbero proseguiti per mesi, secondo la donna. Quest'ultima avrebbe denunciato tutto ai carabinieri di Manerba, che dopo rapide indagini – con la procedura di “codice rosso” – nei primi giorni del 2021 avevano arrestato il 50enne. Accusato di maltrattamenti, violenza sessuale, lesioni aggravate e videoriprese abusive: sarebbe stata una morbosa gelosia a scatenare la furia dell'uomo, che in casa avrebbe installato anche due telecamere nascoste (in cucina) per controllare ogni movimento della compagna.

Quasi soffocata con il telecomando

La donna, già mamma di un altro bambino avuto in una precedente relazione, sarebbe rimasta incinta: il 50enne, convinto che il bimbo non fosse suo, avrebbe maltrattato per settimane la donna costringendola a interrompere la gravidanza in ospedale. Poi, nell'autunno del 2020, forse l'episodio più grave: l'uomo le avrebbe infilato il telecomando in gola, cercando di soffocarla.

La replica dell'imputato: "Legittima difesa"

Accuse pesantissime, ma smentite dall'imputato. Tramite i suoi legali, il 50enne sostiene che l'ex fidanzata si sarebbe inventata tutto, o quasi: a testimoniarlo ci sarebbero alcuni messaggi e chat. Vengono poi segnalate alcune incongruenze nelle sue testimonianze. E ancora: in certi casi la reazione violenta dell'uomo sarebbe stata solo per legittima difesa. Meno di due settimane per la sentenza: è attesa lunedì 10 maggio. 

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