Bambini e genitori ustionati all'asilo, 8 in ospedale: aperta un'inchiesta
Cosa è successo veramente lunedì mattina?
La Procura ha aperto un'inchiesta su quanto accaduto lunedì mattina a Osio Sopra, provincia di Bergamo, alla scuola dell'infanzia San Zeno di Via Montessori: si cerca di capire cosa sia veramente successo in quegli attimi concitati. La storia è nota: verso le 10.30 è stato lanciato l'allarme in quanto cinque bambini e tre adulti sono rimasti ustionati mentre si trovavano nel giardino della materna. Qui, nell'ambito di un probabile “laboratorio” di attività all'aperto, erano tutti in cerchio intorno a un fuoco acceso da cui avrebbero dovuto scaldare dei marshmallow. Ma improvvisamente una fiammata ha travolto cinque bambini e tre adulti.
Grida e panico hanno caratterizzato, inevitabilmente, i minuti successivi all'incidente. Sul posto la centrale operativa di Areu ha inviato quattro ambulanze di Croce Bianca e Croce Rossa, oltre all'automedica e agli elicotteri decollati da Brescia e Bergamo, i Vigili del Fuoco e i carabinieri di Treviglio, a cui sono stati affidati i rilievi.
Come stanno i bambini (e gli adulti)
Come detto sono otto le persone coinvolte tra adulti e bambini: tre genitori di 35, 36 e 40 anni, e cinque bambini e bambine di 3, 4, 5 e 6 anni. La più grave è una bimba di 4 anni, che riportato ustioni multiple e che è stata trasferita in elicottero all'ospedale Buzzi di Milano, dove è stato ricoverato in codice rosso. Un altro bambino di 4 anni ha riportato ustioni multiple ed è stato trasferito con l'elisoccorso di Brescia al Niguarda di Milano, ricoverato in codice giallo.
Codice giallo anche per gli altri tre bambini – due bimbe di 3 e 5 anni e un maschio di 6 – trasferiti in ambulanza all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo. I tre adulti sono stati infine ricoverati all'ospedale di Zingonia, per ustioni e per inalazione di fumi.
Da quanto si apprende, la scuola si sarebbe già “smarcata”: sarebbe stato autorizzato il laboratorio all'aperto ma non il fuoco acceso nel giardino dell'asilo. Eppure in quel momento, oltre a bambini e genitori, pare ci fossero anche un'insegnante e un'educatrice. Ancora da chiarire l'esatta dinamica dell'incidente: si ipotizza una fiammata dovuta all'utilizzo di un liquido accendifuoco, oppure conseguenza di una folata di vento.