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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Orzinuovi

Corpetti da donna imbottiti di alcolici: stanata la banda che razziava i supermercati

Si erano specializzati nei furti nei supermercati, agendo principalmente in Veneto, Lombardia e nella provincia di Trento. Nel ‘covo’ un tesoro da 4000 mila euro.

Specialisti nel furto di bottiglie pregiate di alcolici ai danni di supermercati, tre cittadini romeni, due 35enni e un 46enne in Italia senza fissa dimora, sono stati arrestati lunedì 4 febbraio dai carabinieri dell'aliquota operativa della compagnia di Peschiera Del Garda. Il loro raggio d’azione era davvero vasto: diversi i colpi messi a segno tra la Lombardia - uno nel Bresciano-  il Veneto e il Trentino.  

Indagini scattate grazie alla segnalazione dei cittadini 

L'indagine ha preso il via da una segnalazione arrivata nei giorni precedenti al 112, sulla presenza di tre persone all'interno di un residence di Peschiera che mantenevano una condotta piuttosto sospetta. Il trio infatti era stato notato, con cadenza quotidiana, uscire di casa la mattina per allontanarsi a bordo di un'auto presa a noleggio, per poi fare rientro in serata con grosse borse della spesa, apparentemente piene di bottiglie di vario tipo. Nelle prime ore del giorno inoltre, quando i tre lasciavano l'appartamento, trasportavano pesanti scatoloni che caricavano a bordo della vettura, facendo ipotizzare ai carabinieri che probabilmente contenessero la refurtiva che veniva poi spedita all'estero. 
Un comportamento questo che avrebbe trovato riscontro nella segnalazione fatta dai responsabili della vigilanza di una catena di supermercati della zona, la Migross, i quali riferivano di ammanchi di alcolici da alcuni punti vendita. È scattata così l'attività di monitoraggio dei militari nei confronti del terzetto straniero, che ha permesso loro di appurare come le loro uscite toccassero diverse zone del Nord Italia, essenzialmente Veneto, Lombardia e qualche puntata nella provincia di Trento, prevedendo sempre alcune soste nei pressi di supermercati. Il tutto con una regolarità ed una durata, che ha portato gli uomini dell'Arma ad ipotizzare che l'obiettivo finale fosse quello di appropriarsi della merce esposta negli esercizi commerciali, scoprendo successivamente che si trattava di bottiglie di vino e liquori pregiati. 

Il modus operandi 


Nello specifico, i carabinieri hanno scoperto che i tre romeni entravano nei punti vendita e, mentre uno faceva da palo, un altro prendeva le bottiglie dagli scaffali, le metteva nel carrello e le portava nel posto più appartato del supermercato, dove entrava in azione il terzo uomo che, dopo aver asportato le placche antitaccheggio, nascondeva la refurtiva addosso alla sua persona, utilazzando un corpetto appositamente predisposto per il suo trasporto. A quel punto uscivano e si allontanavano, facendo perdere le proprie tracce. Dopo un nuovo colpo all'Iper Simply di Orzinuovi, in provincia di Brescia, dove il trio era ruscito a fuggire malgrado fosse stato scoperto da un addetto, portando via alcune bottiglie di Champagne, il 4 febbraio i carabinieri hanno approntato un apposito servizio che si è concluso con l'arresto dei malviventi. 


L’arresto in flagranza

La loro auto è stata seguita fino a Costermano, dove si è fermata nel parcheggio del supermercato De Beni. Entrati nell'esercizio, i ladri si sono messi al lavoro con il modus operandi prima descritto, ma questa volta all'uscita hanno trovato gli uomini dell'Arma ad attenderli. 
Bloccati all'interno della loro vettura, avevano ancora addosso la refurtiva costituita da 23 bottiglie di alcolici, per un valore di circa 600 euro. Le verifiche poi si sono spostate all'appartamento del residence di Peschiera, dove sono state trovate numerosi alcolici pregiati, oltre ad altri beni. 
I fermati non hanno saputo fornire alcune lecita giustificazione sulla presenza del materiale, che le forze dell'ordine hanno ritenuto essere verosimilmente provento di furto o ricettazione, il cui valore è stato stimato in circa 4 mila euro.  Una volta arrestati, i tre sono stati condotti davanti al giudice di Verona, che ha convalidato l'arresto e li ha condannati ad una pena di un anno e 4 mesi ciascuno, disponendone poi la liberazione. 

Fonte: Veronasera.it

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