Operaio rapito, clamoroso colpo di scena: erano nascosti a casa della ex
I dettagli della vicenda: il rapitore Abdelouahed Haida e il rapito Mirko Giacomini erano nascosti a Castello di Villanuova, nella casa di Angela Isonni
Erano nascosti in casa della ex moglie del rapitore, e forse fin dal primo momento: la stessa casa che era piantonata senza sosta da una pattuglia di carabinieri armati, a poche centinaia di metri dal quartier generale delle ricerche che era stato allestito nelle ex scuole di Berniga, ora riconvertite a colonia estiva. Una storia a lieto fine. Ma sono ancora tanti, tantissimi gli interrogativi.
I protagonisti della vicenda sono stati sentiti per tutta la notte. La buona notizia è che Mirko Giacomini, l'operaio 45enne originario di Sopraponte che è stato sequestrato martedì sera dalla sua casa in centro a Gavardo, è vivo e sta bene: sano e salvo. Insieme a lui ovviamente il suo rapitore, il 37enne marocchino Abdelouahed Haida: si pensava fosse armato e pericoloso, con sé aveva solamente una pistola scacciacani.
Il colpo di scena del ritrovamento
Sono circa le 20 quando i militari portano a termine il blitz, con successo. Entrano nella palazzina dove abita Angela Isonni, l'ex moglie di Haida: lui era convinto che la donna avesse una relazione con Giacomini. Questo spiegherebbe il raptus di follia che ha portato prima al sequestro di Daniele Stucchi, e poi al rapimento di Giacomini.
A dare l'allarme sarebbe stata proprio la donna: avrebbe sentito dei rumori nel sottotetto, avrebbe visto delle strane ombre muoversi non lontano dalle finestre. Si è dunque affacciata all'esterno, e ha chiesto aiuto ai militari che erano piantonati appena fuori dal cancello, in località Castello a Villanuova sul Clisi.
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