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Cronaca Salò

OndaStudios: quando sul Garda c’era una piccola Cinecittà

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio i vecchi studi Ondastudios di Salò aprono le porte al pubblico: un viaggio a ritroso nel tempo in quella che per molti era la Cinecittà del lago di Garda

Ne sono passati di anni. E la memoria ritorna solo ai nostalgici quelli veri, o a quelli che in quegli anni c’erano già. Per un giorno intero, e in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, i teatri di posa del vecchio centro di produzione Ondastudios di Salò saranno (ri)aperti al pubblico.

Sabato 20 settembre, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19: una sorta di viaggio indietro nel tempo, nello ‘scheletro’ di quella che una volta, anche sul lago di Garda, poteva apparire come una piccola Cinecittà. Oggi trasformata in un museo audiovisivo, dove sarà possibile ammirare fotografie e vecchie pellicole, attrezzature e manifesti. Cimeli di un tempo che fu.

Niente kolossal hollywoodiani, chiaro. Né tantomeno capolavori del neorealismo. Ma gli anni erano quelli, a cavallo tra i ’50 e i ’60, in pieno boom economico. E il nome più caratteristico è quello di Angio Zane, regista salodiano che nella sua carriera ha prodotto di tutto, e che ha lasciato dietro di sè una scia di ricordi, ora raccolti dal figlio nel museo (e archivio) audiovisivo.

Ma a Salò si giravano anche gli spot pubblicitari, quelli che finivano poi su Carosello. Molti di questi vere e proprie ‘chicche’, anche il Johnny Dorelli che per primo inaugurò il “Galbani vuol dire fiducia”, oppure Sandra Mondaini e Raimondo Vianello. O anche addirittura Mina, che cantava il jingle della pubblicità della cedrata Tassoni.

Altri tempi, davvero. E la nostalgia viene da sé. Anche per chi in quegli anni non c’era, ma è come se fosse stato là.

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