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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Gambara

Omicidio a Marcaria: uccide vicino di casa dopo continue liti

L'omicidio nel paesino del mantovano, a una ventina di chilometri dal confine con la provincia di Brescia, è avvenuto davanti a tre dei quattro figli della vittima

Per mesi aveva covato rabbia e desiderio di vendetta contro il vicino ritenuto ingombrante, che faceva rumore e disturbava l'intero condominio con la sua famiglia numerosa. Una rabbia che via via si è fatta sempre più incontenibile sino a questa mattina, quando è esplosa trasformandolo in un assassino, appena ha avuto di fronte quello che riteneva un nemico.

Non è ancora chiaro che cosa proprio ieri abbia spinto Andrea Canteri, 30 anni, dipendente di una ditta che distribuisce caffé e bibite, ad uccidere a San Michele in Bosco, frazione di Marcaria, nel Mantovano, Antonio Luongo, 38 anni, senza un'occupazione fissa. E l'omicidio ha visto come atterriti spettatori tre dei figli della vittima.

Da mesi tra i due vicini di casa c'erano continui litigi per futili motivi, ma non sembra che né ieri né poco prima del delitto vi sia stata una discussione tra i due. In precedenza era stata la radio con il volume troppo alto a causare i dissidi, poi il giardino non curato e il chiasso provocato dai bambini.

Questa mattina Canteri è sceso in strada e, per vendicarsi di un torto che riteneva di avere subito probabilmente giorni o forse mesi prima , ha tagliato gli pneumatici dell'auto che Luongo aveva parcheggiato in strada, davanti al condominio del Comune dove risiedono entrambi al secondo piano, sullo stesso pianerottolo, in via Oglio, con le loro famiglie.

Luongo viveva con la moglie e quattro figli, Canteri con la madre e un fratello disabile. Dalla finestra di casa la moglie di Luongo ha visto tutto e ha avvertito il marito che si trovava nella piazza del paese, dove era arrivato poco prima come faceva tutte le domeniche. I due si sono incontrati sotto casa e quando Luongo ha chiesto spiegazioni sul gesto, Canteri, con un coltello da macellaio utilizzato per tagliare le gomme, come risposta ha sferrato al vicino un fendente alla gola.

Poi, come se niente fosse, è rientrato in casa. Lì l'hanno trovato i carabinieri, che l'hanno arrestato per omicidio volontario con l'aggravante dei futili motivi. Luongo, nel frattempo, barcollando, aveva percorso alcuni metri e poi si era accasciato sull'asfalto. I familiari hanno dato l'allarme e sul posto è intervenuta un'ambulanza del 118. I sanitari a lungo lo hanno rianimato sul posto, cercando di tamponare la ferita. E' stato trasportato all'ospedale Carlo Poma di Mantova, ma è morto nel primo pomeriggio.

Sgomenti i vicini di casa: Antonio era stato arrestato per stalking ai danni della prima moglie, ma era stato assolto. Canteri, invece, è descritto come un violento che coglieva ogni pretesto per litigare; ha avuto problemi di tossicodipendenza e precedenti per falso.

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