Quando ha ucciso il marito, pensava che il figlio fosse in pericolo?
Nelle prossime ore l'interrogatorio di Raffaella Ragnoli
Il marito è all'obitorio, già sottoposto ad autopsia che avrebbe confermato la morte per 6 coltellate, di cui una fatale: la moglie è in carcere a Verziano, accusata di omicidio volontario aggravato e in attesa del lungo interrogatorio che l'aspetta martedì. Il figlio minorenne, il 15enne che ha assistito alla scena e ha chiamato i soccorsi, è stato affidato alla sorella più grande, 26 anni, che vive da sola sul lago di Garda.
L'omicidio
E' un drammatico quadro di famiglia a pochi giorni dalla tragedia di Nuvolento. Sabato sera, ricordiamo, la 57enne Raffaella Ragnoli ha ucciso il marito Romano Fagoni, 60 anni, colpendolo con 6 coltellate che gli hanno reciso la giugulare provocandogli la morte. Il figlio minore ha assistito alla scena, è corso in strada a chiamare aiuto e poi ha allertato i soccorsi: anche la donna avrebbe telefonato al 112 ammettendo quello che aveva appena fatto.
L'interrogatorio
Secondo quanto riferito dalla donna agli inquirenti - è stato interrogata nella notte tra sabato e domenica: arresto convalidato - lei sarebbe intervenuta solo per difendere il figlioletto: dalla sua versione, infatti, traspare il fatto che il marito avesse in mano un coltello da cucina e con questo stesse minacciando il figlio. La moglie sarebbe dunque intervenuta solo per difendere il pargolo. Anche il ragazzino è stato ascoltato, ma non avrebbe confermato in toto questa versione. Gli accertamenti proseguono.
Intanto il paese è tornato a vivere, seppure con delle ferite insanabili. Nessuno riesce a capacitarsi del dramma: una famiglia per bene, dicono da Nuvolento, venerdì sera erano stati a cena insieme, nessuno avrebbe mai immaginato una cosa del genere. I carabinieri sono al lavoro anche per risalire alle presunte liti familiari che si sarebbero trascinati per anni, fino alla goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un vaso di sangue.