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Cronaca

Sparatoria di Grosseto, un morto e un ferito: l'auto era arrivata da Brescia

Ombre bresciane sul delitto di Grosseto, in cui ha perso la vita un 40enne: sarebbe arrivata da Brescia la Mercedes su cui era a bordo con un amico

Ombre bresciane sulla sparatoria di Grosseto, dove nella notte della vigilia ha perso la vita un colombiano di 40 anni, e un senegalese 33enne è rimasto gravemente ferito: sarebbe infatti arrivata da Brescia la Mercedes Gla che trasportava i due stranieri che poi hanno avuto il faccia a faccia, risolto a colpi di pistola, con il 27enne di origini dominicane che è stato arrestato solo poche ore fa al confine con la Francia.

Un morto e un ferito grave: in carcere per omicidio

L'uomo era a bordo di una Fiat 500 Abarth, risultata rubata: con lui anche un'altra persona, le cui responsabilità sono attualmente al vaglio degli inquirenti. Il 27enne è già stato trasferito in carcere, con l'accusa di omicidio: armato di pistola ha freddato con un colpo alla testa il 40enne che si era rimesso alla guida dell'auto, e ha colpito alla schiena il 33enne che invece stava scappando a piedi.

Ci sarebbe un regolamento di conti all'origine della sparatoria, probabilmente legato a uno scambio droga-soldi che non è andato a buon fine. A bordo della Mercedes bresciana, infatti, sarebbero stati trovati tra i 40 e i 50mila euro in contanti. Tutto è successo in pochi minuti, nella tarda serata del 23 dicembre scorso.

Le grida sulle scale, la sparatoria in mezzo alla strada

I due a bordo della Mercedes sono arrivati in Via della Pace per incontrare il dominicano. L'hanno raggiunto all'ultimo piano, dove abita, poi quello che succede dopo è ancora oscuro: sta di fatto che all'improvviso i due cominciano a scappare, al buio, scendendo le scale di corsa. Si sentono delle grida, e poi in mezzo alla strada dei colpi di pistola: prima uno, poi un altro, e un altro ancora.

Viene colpito prima il 33enne, alla schiena, mentre cerca di scappare a piedi. Il 40enne invece sarebbe stato freddato con un colpo alla testa: l'auto è ancora in movimento quando lui muore, e si schianta contro un muro. Ci sono le grida dei vicini di casa, le sirene che si avvicinano da lontano. Il 27enne, tra l'altro padre di un bambino piccolo, non perde tempo e scappa. La sua fuga durerà meno di 24 ore, verrà fermato al confine. Adesso è in carcere, e ha tante storie da raccontare.

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