L'assassino le ha messo le mani sulla bocca, poi l'ha strangolata con un foulard
Le ultime evidenze emergono dai risultati dell'autopsia: la signora Diva Borin di Urago Mella potrebbe essere stata uccisa con un foulard stretto al collo
Al civico 6 di Via Ballini a Urago in questi giorni c'è un viavai costante: ci sono i giornalisti, le telecamere, le forze dell'ordine, i vicini curiosi, gli amici di Diva Borin che sono passati a farle un simbolico omaggio. L'appartamento è ancora sigillato, vietato agli estranei che non siano poliziotti o inquirenti. Posto sotto sequestro fin dal momento del ritrovamento della donna di 86 anni, trovata senza vita sulla poltrona vicino alla porta, probabilmente strangolata con un foulard o una sciarpa.
La ricostruzione dell'omicidio
Prima le mani strette al collo, per strangolarla, poi sulla bocca e sul naso per non farla respirare. Solo in seguito l'assassino l'avrebbe strangolata usando un foulard. Sono queste le ulteriori evidenze emerse nelle ultime ore a margine dei risultati dell'autopsia: l'esame autoptico, richiesto dal procuratore Antonio Bassolino, è stata conseguenza inevitabile delle prime indicazioni raccolte sul posto dagli accertamenti medico-legali. Sul corpo della donna c'erano dei segni sospetti, che fin da subito hanno fatto dubitare della morte naturale.
Procura e Polizia indagano sull'ipotesi di un omicidio. Sono già state sentite le persone vicine alla donna, in questi mesi. Tra loro anche l'amico Salvatore, dipendente di un supermercato e che dava una mano alla signora, considerato una sorta di badante tuttofare. E' stato lui ad accorgersi per primo della morte di Diva Borin.
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