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Cronaca Castenedolo

Omicidio di Castenedolo: non era quella l'arma del delitto

I risultati della analisi smentiscono l'ipotesi: non si tratta del sangue di Anna e le impronte non sono quelle del presunto assassino. Nessuna prova ancora a carico di Musini.

Non sembra prossimo a una soluzione il caso dell'omicidio di Anna Mura, la donna di Castenedolo trovata morta dal figlio il mese scorso, per il quale resta in carcere come unico sospettato il marito Alessandro Musini, arrestato dopo una fuga durata 36 ore e proclamatosi da subito innocente.

Qualche giorno dopo il brutale assassinio era stata ritrovata da degli amici del figlio presso il Parco Pisa l'impugnatura di una piccola accetta, che da subito si era creduto fosse l'arma del delitto.

Secondo i risultati dei test effettuati dalla Castenedolo: ritrovata l'arma del delitto, il marito non confessa
Sezione Investigativa Scientifica dell'Arma invece
il dna del sangue ritrovato su quel bastone non apparterrebbe alla vittima e le impronte sull'impugnatura non sarebbero quelle del principale sospettato.

Il giallo dunque resta: venuta meno quella che si pensava sarebbe stata la prova decisiva a carico del marito si riaprono tutte le ipotesi, fermo restando che Musini resterà in custodia cautelare in quanto ritenuto l'unico ad avere un movente.

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