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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Via Corsica

Il lavoro in fabbrica, la tabaccheria di papà: la vita normale del killer di una notte

Ha confessato, Anthony Aiello: "Sì, sono stato io. Ma non volevo". La cronaca di una vita normale, rovinata per sempre dal gesto di un attimo: faceva l'operaio, il padre gestisce una tabaccheria a Brescia

Faccia e sorrisi spensierati sul suo profilo Facebook, un ragazzo che a 23 anni (come tanti) ha ancora pochi pensieri. Ma la sua vita non sarà più la stessa. E' lui l'assassino: avrebbe ricevuto un pugno in faccia, all'alba di domenica, proprio da Yaisy Bonilla. Ha reagito: male, malissimo.

Lo ha accoltellato, gli ha infilzato la lama nell'addome per oltre 27 centimetri. Una ferita che non gli ha lasciato scampo: il giovane Yaisy, 21enne di origini colombiane, abitava a Castel Mella ma adesso viveva in città con la fidanzata, è morto in ospedale nel pomeriggio di domenica.

Un passato difficile anche per Bonilla, dentro e fuori dalle comunità (era stato intervistato anche da Lucignolo di Italia Uno, sul tema dei ragazzi difficili, la sua storia pubblicata anche in un libro). Ma dalle foto che scorrono su Facebook sembra anche lui un ragazzo felice, quasi dolce: abbracciato alla sua bella, la stessa che ha assistito all'omicidio con i suoi occhi.

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