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Cronaca Castenedolo

Moglie massacrata con 30 coltellate: condannato all'ergastolo, ha sempre negato tutto

La condanna è definitiva dopo la sentenza in Cassazione: Alessandro Musini è stato condannato all'ergastolo, accusato dell'omicidio della moglie Anna Mura

Terzo e ultimo grado di giudizio, condanna definitiva: la Corte di Cassazione ha confermato l'ergastolo per Alessandro Musini, l'ex operaio oggi 50enne (e detenuto in carcere a Cagliari) accusato di aver brutalmente ucciso la moglie Anna Mura nella sua camera da letto, nell'abitazione di Via Matteotti a Castenedolo.

L'omicidio

Era il 16 marzo del 2015, poco meno di quattro anni fa: secondo la ricostruzione più credibile sarebbe stato il figlio all'epoca 15enne a ritrovare la madre senza vita, in un bagno di sangue nel suo letto. L'omicidio si sarebbe compiuto a pochi metri da dove riposava il ragazzo, senza che lui si accorgesse di nulla.

Il marito Musini venne rintracciato e arrestato dopo circa 24 ore di latitanza. A fronte delle evidenze, l'uomo ha sempre negato ogni responsabilità: ma sono diametralmente opposte le conclusioni raggiunte al termine del percorso giudiziario. In cui appunto gli è stato confermato l'ergastolo.

Il processo

In carcere a vita per l'omicidio della moglie: l'uomo venne fin da subito considerato il principale indiziato. Poi incastrato da alcune tracce giudicate inequivocabili, come le macchie di sangue rinvenute sui vestiti che aveva addosso al momento dell'arresto, e sui sedili della sua auto. 

Una vicenda che ancora oggi fa discutere, e che aveva lasciato sotto shock l'intera comunità di Castenedolo. Il raptus del marito violento si sarebbe scatenato a seguito di alcuni mesi difficili, in ambito familiare. La storia tra i due sembrava ormai volgere al termine: si dice che la donna proprio in quei giorni avesse organizzato i primi appuntamenti per avviare una pratica di separazione. 

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