Ome: ladri creativi tentano di rubare la campana della chiesa
Terzo tentativo di furto in pochi mesi: dopo l'altare e alcune opere d'arte i malviventi tentano di portare via anche la campana della Chiesetta di San Michele a Ome. Ad accorgersi del tentativo di furto il capogruppo degli Alpini
Senza pace la Chiesetta di San Michele a Ome, quasi un luogo prediletto per svariati tentativi di furto, l’ultimo dei quali proprio in un’assolata domenica pomeriggio. Con le leggi di mercato che cambiano anche i ladri, nel loro seppur sbagliato mestiere, tendono ad aggiornarsi: ecco che allora, anziché monete o cimeli, quadri o candelabri, i creativi malfattori abbiano deciso di cambiare target.
Obiettivo degli stessi, infatti, l’antica campana che ancora oggi suona: un oggetto pesante e ‘vecchio’, ma dal grande valore storico e dunque, di questi tempi, anche economico. Composta prevalentemente di bronzo, sarebbe stata la terza ‘reliquia’ trafugata in pochi mesi, dopo la pala dell’altare e alcune opere d’arte antiche; questa volta, per fortuna, ai malviventi il ‘colpo’ non è riuscito.
Un tentativo riuscito solo in parte, come raccontato dal capogruppo degli Alpini di Ome, il primo ad accorgersi del tentativo di furto: in zona per una passeggiata avrebbe notato una ‘stranezza’, i rintocchi mancanti della campana. Giunto sul posto per una rapida perlustrazione avrebbe subito notato l’assenza delle viti di supporto, come se qualcuno avesse provato a ‘prelevare’ la campana di peso.
Proprio il peso, mezza tonnellata circa, unito alla difficoltà di muoversi negli stretti spazi del campanile, avrebbe convinto i ladri a rinunciare.