Un altro operaio morto sul lavoro: Omar aveva solo 31 anni
Morto in ospedale dopo due giorni di agonia
Non è sopravvissuto alle gravi ferite riportate solo un paio di giorni fa in Val Brembana, provincia di Bergamo: Omar Ait Youssef si è spento giovedì in ospedale. Dipendente di un'impresa trentina, era al lavoro lungo un cantiere stradale in territorio di Avarara: insieme ai colleghi stava montando delle reti paramassi sulla parete rocciosa di fianco alla strada.
Mentre stava lavorando in quota, tirando funi e predisponendo l'area di lavoro, qualcosa purtroppo è andato storto: è precipitato per più di 8 metri sull'asfalto, procurandosi come detto gravi lesioni. Ricoverato d'urgenza al Papa Giovanni di Bergamo, è stato anche operato: ma le sue condizioni si sono successivamente aggravate, fino al tragico epilogo.
La nota dei sindacati
Di origini marocchine, Omar Ait Youssef abitava a Mondovì, in provincia di Cuneo: aveva solo 31 anni. "E' da tempo che denunciamo come le cadute dall'alto siano la prima causa di infortunio grave o mortale nell'edilizia - si legge in una nota dei sindacati FenealUil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Bergamo - Ora restiamo in attesa degli accertamenti da parte degli organi preposti (i rilievi sono affidati ai tecnici di Ats, con il supporto dei carabinieri, ndr) affinché si chiariscano meglio l'esatta dinamica e le eventuali responsabilità. Non si può certo parlare di tragica fatalità o di destino: se vengono utilizzati tutti i dispositivi di protezione, in questo caso l'imbragatura, queste tragedie non possono accadere".