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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Via Ugolino Ugolini

Diritti per tutti occupa la casa dei Donegani: “Serve agli sfrattati”

La "villetta degli orrori" di via Ugolini dove avvenne l'uccisione e il macabro smembramento dei coniugi Donegani è stata simbolicamente occupata dagli attivisti di Diritti per tutti.

All’interno tutto è fermo all’estate 2005: i soprammobili, i flaconi sui pensili della cucina, i calendari appesi alle pareti. A riportare aria pulita nelle stanze dell’abitazione di via Ugolini 15 sono stati, nel pomeriggio di ieri, gli attivisti dell’associazione Diritti per tutti, del centro sociale Magazzino 47 e del Collettivo gardesano autonomo. 

Scopo dichiarato del gesto è quello di richiamare l’attenzione sull’enorme problema delle morosità incolpevoli, di chi cioè perde il lavoro e non può più permettersi di pagare l’affitto. Come è accaduto pochi giorni fa alla famiglia di Opoku, immigrato con moglie e tre figli che ha subìto uno sfratto ed è stato insediato nella villetta in attesa di un alloggio dall’Aler. Da una settimana la famiglia viveva in albergo, a spese della Loggia, e da lunedì sarebbe stata costretta a vivere in strada. Ciò che chiedono le tre associazioni è una moratoria dell’esecuzione degli sfratti in assenza di passaggio da casa a casa, e la contemporanea messa a disposizione temporanea degli appartamenti della Torre Tintoretto a San Polo. 

Dopo l’arresto di Guglielmo Gatti, avvenuto il 17 agosto 2005, e la conseguente condanna all’eragstolo, l’abitazione è stata incamerata dal Demanio statale in quanto il nipote è stato escluso dall’eredità. Da oltre dieci anni la villetta dell’Oltremella è disabitata. Il piano rialzato, dove vivevano i Donegani, è da ieri occupato dagli immigrati sfrattati, mentre il primo piano, dove viveva Giglielmo Gatti, è stato da tempo messo all’asta assieme all’appartamento che lo stesso condannato possedeva all’Aprica. 

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