Un tuffo nel fiume, ma finisce sotto: ragazzino in fin di vita
Sono gravissime le condizioni del ragazzo che ha rischiato di annegare
Sta lottando per la vita il ragazzino di 13 anni che martedì sera è stato inghiottito dalle acque del fiume Chiese, nella zona in cui s'incrocia con il torrente Nozza, a Nozza di Vestone. Di origini senegalesi, era in compagnia di alcuni amici quando è successo il fattaccio: in due avrebbero rischiato di annegare, poco dopo le 19.30, ma se uno è stato subito tratto in salvo per il 13enne le cose si sono complicate, e parecchio.
Rianimato a lungo, ancora incosciente
Ci ha pensato un ciclista di passaggio a tirarlo fuori dall'acqua e (per ora) a salvargli la vita: il giovane è stato poi rianimato a lungo, per più di mezz'ora, ma se il suo cuore ha ripreso a battere lui è sempre rimasto incosciente. Una circostanza che per lunghi attimi ha fatto temere il peggio: è stato trasferito in codice rosso in elicottero al Papa Giovanni di Bergamo, dove è attualmente ricoverato.
In ospedale anche mamma e papà
Sull'eliambulanza è salita anche la madre, mentre il padre li ha raggiunti poco più tardi. Tutto il paese attende con ansia buone notizie dall'ospedale. Sull'accaduto stanno indagando i carabinieri di Idro, intervenuti per i rilievi. La circostanza più credibile è che il 13enne si sia sentito male mentre era in acqua, in questi giorni tornata ad essere molto fredda dopo le forti piogge di domenica. Non si esclude nemmeno che sia stato trascinato a fondo dalla corrente.
L'allarme, come detto, è stato lanciato poco dopo le 19.30. Sul posto, oltre all'automedica, all'elisoccorso e ai carabinieri, anche un'ambulanza dei volontari di Vestone, e ancora i Vigili del Fuoco, la Protezione civile. In tanti sono arrivati da tutta Nozza per vedere cosa stesse succedendo. Il ragazzino è arrivato in ospedale a Bergamo poco prima delle 21. In tarda serata, era ancora in fin di vita.