Stamina: Noemi, sì alle cure e niente liste d'attesa
Il papà della bimba: "Decisione dei giudici esecutiva, ora Brescia chiami"
Niente liste d'attesa all'accesso del metodo Stamina per la piccola Noemi, la bimba di 18 mesi di Guardiagrele (Chieti), affetta da Atrofia muscolare spinale (Sma1) per la quale ieri i giudici del Tribunale dell'Aquila hanno detto sì alla cura ribaltando una precedente decisione del giudice del lavoro dello stesso Tribunale aquilano. La nuova sentenza dà obbligo agli Spedali Civili di Brescia di provvedere "all'immediata somministrazione di cellule staminali già presenti nella struttura".
Lo afferma il papà di Noemi, Andrea, per il quale "si tratta di una sentenza senza precedenti perché sostiene di poter usare cellule da donatori, ovvero già esistenti. Quindi niente liste d'attesa. "Le liste - spiega il papà di Noemi - sono per chi deve fare i carotaggi, cioè il prelievo delle proprie cellule e quindi la verifica delle stesse nei tempi che richiedono. Qui si dice di prendere le cellule esistenti già e infonderle a Noemi".
Lo stesso Andrea ha riferito di aver inviato stamane via fax la sentenza alla struttura bresciana e domani il suo avvocato manderà la notifica. "La sentenza - sottolinea - è esecutiva. Ora Brescia deve chiamare". Nel provvedimento dei giudici dell'Aquila, si fa riferimento al diritto alla salute che nella Costituzione è strettamente correlato al principio di autodeterminazione del cittadino, unico arbitro delle decisioni sulla propria vita.