La Procura sul vigilante: omicidio volontario senza attenuanti
Il Procuratore di Brescia Nicola Maria Pace si è espresso sull'episodio accaduto ieri a Quinzano
La guardia giurata che ha ucciso i due rapinatori a Quinzano con ogni probabilità non ha agito per legittima difesa. “Gli elementi fin qui acquisiti impongono la qualificazione giuridica del duplice omicidio volontario con l'esclusione degli esimenti della legittima difesa e dell'uso legittimo delle armi”. A dirlo è stato oggi il procuratore di Brescia, Nicola Maria Pace, che - parlando con le agenzie di stampa - ha motivato così le ragioni del fermo con l' accusa di duplice omicidio volontario della guardia giurata che, ieri, a Quinzano ha ucciso due rapinatori.
Secondo la Procura, nel caso in questione non valgono né la legittima difesa né il legittimo uso delle armi in quanto la guardia giurata si sarebbe diretta verso l'auto dei rapinatori che stavano fuggendo (da qui l'esclusione della legittima difesa) e, non essendo pubblico ufficiale, era legittimata a utilizzare l' arma solamente all'interno dell'istituto di credito in cui si trovava per servizio.