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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Desenzano del Garda / Piazza Giacomo Matteotti

Il 2012 di Navigarda: fondi dimezzati, a rischio corse e posti di lavoro

Dimezzati i fondi a disposizione per la Navigazione Laghi, sul Garda già soppresse quattro corse della tratta Torri-Maderno. I sindacati lanciano un primo allarme, Navigarda con le mani legate: "Se continua così.."

Gestire e tagliare, tagliare e gestire, sembra questo il diktat da cui non può prescindere la nuova Italia alle prese con il difficile esame finanziario che l’asse franco-tedesco le sottopone quotidianamente. Dopo la caduta del Governo Berlusconi un primo commissariamento, che ancor più entra nello specifico e ancor più dà il via libera a pesanti tagli alla funzione pubblica, agli enti locali, ai servizi. Non poteva esserne esente anche la Navigazione Laghi, che dall’anno attualmente in corso si vedrà costretta ad affrontare la lunga stagione con le risorse praticamente dimezzate, dai 26 milioni circa del 2008 ai 13 milioni e rotti del 2012.

La flotta sul Garda



Sul lago di Garda gli effetti si fanno già sentire, e si faranno sentire ancora quando comincerà la stagione vera e propria. “Abbiamo tagliato quattro corse all’interno della linea Torri del Benaco-Toscolano Maderno – racconta a BresciaToday Marcello Coppola, direttore d’esercizio della Navigarda con sede a Desenzano – una linea composta finora da 12 corse al giorno, e unica linea attiva in questo momento su tutto il lago di Garda”. Un primo taglio che in percentuale fa il 30%, come già annunciato qualche giorno fa dai sindacati, che preannunciano tempi duri anche per quanto riguarda il settore occupazionale.

Nel dicembre scorso una discreta adesione allo sciopero nazionale degli addetti alla mobilità, il 17 gennaio una nuova assemblea delle RSU Navigarda al cantiere navale di Peschiera, dove si discuterà proprio dei tagli alle risorse finanziarie. “Non sappiamo ancora come opereremo in estate – continua l’ingegner Coppola – ma se la situazione continua in questo senso i tagli proseguiranno anche per gli orari primaverili ed estivi. E’ ovvio che cercheremo di incidere il meno possibile nei mesi in cui incassiamo di più ma non possiamo ancora dire nulla, non abbiamo ancora discusso e approvato i nuovi orari”.

Il servizio infatti aumenta gradualmente da marzo in poi, per arrivare a pieno regime nei mesi che vanno da giugno a settembre. Per un totale di 2,3 milioni di passeggeri, in aumento rispetto al 2010. Quest’anno invece sono a rischio alcune corse, e sono a rischio alcuni operatori stagionali, per un totale di oltre 100 posti di lavoro. “Avendo la necessità di impiegati per un periodo limitato assumiamo personale a contratto stagionale. Ma se le corse diminuiscono diminuisce anche questa necessità: se tagliamo le corse avremo bisogno di meno personale”.

Ma c’è ottimismo, magari per un cambio di rotta del Governo? “Purtroppo sono solo un tecnico, le prospettive sono quelle che sono. Vedremo nei prossimi giorni, e nelle prossime settimane”.
 

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