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Cronaca Montichiari / Via Santa Scolastica

Tentato omicidio: a sparare è stato un ragazzino di 13 anni

Lo zio gli avrebbe consegnato la pistola e lo avrebbe invitato a compiere l'agguato, contando sul fatto che è minorenne

Se già prima la vicenda aveva contorni a dir poco inquietanti - un agguato in piena regola, per motivi sentimentali, con l'intento di uccidere - gli ultimi sviluppi hanno dell'incredibile. Stando alla conclusione alla quale sono giunti i carabinieri della Compagnia di Desenzano del Garda, a margine di una tempestiva attività di indagine intrapresa con il coordinamento della Procura di Brescia, a sparare al 31enne Manuel Poffa non sarebbe stato il "rivale in amore" bensì suo nipote, di soli 13 anni. 

Lo zio 27enne avrebbe letteralmente messo in mano al nipote una pistola a tamburo calibro 22 (detenuta illegalmente, con matricola e numero seriale abrasi), dandogli istruzioni affinché raggiungesse Manuel Poffa e gli sparasse. L'agguato si è consumato nella serata di venerdì, lungo le strade deserte di Chiarini, a Montichiari. Il 13enne ha raggiunto il proprio bersaglio a bordo di una bicicletta, e una volta avutolo a tiro ha esploso il fuoco, per poi dileguarsi. Durante la missione sarebbe passato sotto lo sguardo di alcune videocamere di sicurezza, da ciò è partita l'indagine. 

Per la rapida conclusione dell'indagine ha fornito il proprio contributo anche la vittima, un operaio di 31 anni, sottoposta al Civile di Brescia a un intervento per l'asportazione del proiettile conficcato nella spalla. Il minore e lo zio (D.S.A. le sue iniziali) dovranno rispondere in concorso di tentato omicidio, ricettazione e detenzione illegale di arma clandestina. L'uomo è stato portato in carcere a Brescia. 

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