rotate-mobile
Cronaca Montichiari

Green Hill: 3.000 persone chiedono la fine della mattanza

Durante il corteo attimi di tensione quando alcuni manifestanti hanno tentato di sfondare il cordone delle forze dell'ordine. Era presente anche l'ex-ministro Brambilla. Diversi i pullman arrivati da tutta Italia

Il tam tam sulla rete parlava di 5 mila persone e della partecipazione dell'ex ministro Michela Vittoria Brambilla. Lei, che durante il corteo, tra qualche tensione, è stata pure contestata, c'era. Ma a Montichiari, città della Bassa bresciana, questo pomeriggio sono arrivate circa 3.000, stando alle prime stime. Decine di pullman sono giunti da mezza Italia per sostenere la causa del "Coordinamento fermare 'Green Hill'": far chiudere l'omonimo allevamento di 2500 cani beagle destinati alla vivisezione e agli esperimenti in decine di laboratori europei e statunitensi. C'é chi è partito da Roma, Napoli, Firenze, chi dalla Puglia, dall'Emilia Romagna e da tutta la Lombardia.

Il sindaco Zanola: "Chiudere Green Hill? Cambiate la legge. Io sono stanca di persone incivili"

Dalle 14 i partecipanti al corteo nazionale si sono trovati fuori dal palazzetto dello sport di Montichiari. Alle 15.30 il serpentone di manifestanti, tantissimi con cani al seguito, si è mosso, dirigendosi verso il centro storico scortato da polizia, carabinieri e polizia locale. "Un lager", "un olocausto" hanno detto i manifestanti riferendosi alle condizioni di vita in cui vengono cresciute nell'allevamento "Green hill" quelle che a tutti gli effetti sono cavie da laboratorio. Attimi di disordine si sono avuti quando, lungo il serpentone di striscioni, si è diffusa la notizia della presenza dell'ex ministro Brambilla, che da tempo ha fatto della lotta contro questo allevamento uno dei suoi cavalli di battaglia.

Ma c'é stato chi non ha gradito la sua, seppur defilata, presenza: "Ha un salumificio - hanno gridato alcuni attivisti - e ha adottato la causa animalista solo per raccogliere voti e consensi". Arrivati in via Battisti, all'altezza del commercialista di "Green hill", alcuni manifestanti hanno estratto bombolette spray, con le quali hanno imbrattato le porte d'ingresso con la scritta "assassini". Qualche tensione si è verificata, infine, quando il corteo è arrivato nella piazza del municipio, transennata e presidiata. Alcuni tra i manifestanti hanno tentato, inutilmente, di entrare nella piazza; un paio di transenne sono cadute.

Anche il primo cittadino di Montichiari Elena Zanola, infatti, per i manifestanti è tra le persone responsabili della mancata chiusura dell'allevamento. Raggiunta al telefono, il sindaco ha ribadito quanto affermato nei giorni scorsi: "Green hill è a norma, lo ha certificato l'ASL - ha di nuovo dichiarato - è operativo da ben 25 anni, non posso intervenire per chiudere un'azienda in regola". Ma per ribadire la loro richiesta, verso sera, in una trentina hanno tentato di raggiungere i capannoni dell'allevamento, in via San Zeno, zona industriale. Le forze dell'ordine li hanno fermati a circa 500 metri dai cancelli dell'azienda, che saranno presidiati per tutta la notte.

TRE MANIFESTANTI DENUNCIATI PER I DISORDINI

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Green Hill: 3.000 persone chiedono la fine della mattanza

BresciaToday è in caricamento