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Cronaca Moniga del Garda

Nel cantiere rifiuti di ogni tipo: sequestrati 1.000 metri cubi di terreno

Blitz di Arpa a seguito della segnalazione di alcuni cittadini

Tra i reati ipotizzati non c'è solo l'abbandono di rifiuti, ma anche la discarica abusiva: succede a due passi dalla piazza di Moniga del Garda, in Via XXV Aprile, dove lunedì mattina i tecnici di Arpa hanno sequestrato, su indicazione della magistratura, circa un migliaio di metri cubi di terre da scavo (suddivise in due cumuli) in un cantiere da 900 mq, su cui si stava realizzando (pare) una nuova palazzina. Fino a nuovo ordine i lavori saranno sospesi.

A far scattare gli accertamenti una segnalazione inviata direttamente all'Agenzia regionale per l'ambiente da alcuni cittadini. “Già dalle immagini avevamo qualche sospetto – ammette Fabio Cambielli, direttore di Arpa Brescia – poi confermati dal sopralluogo. Abbiamo rilevato la presenza di rifiuti di origine urbana, plastica, vetro e non solo, rifiuti speciali nello specifico fresato stradale e catrame, e ipotizziamo la presenza di frammenti di coperture in cemento amianto”.

Rifiuti interrati per decenni?

Non è dato sapere da quanto tempo fossero là sotto, forse addirittura decenni: “Sono riaffiorati nel momento in cui si è cominciato a scavare per realizzare le fondamenta. I cumuli sono rimasti sul ciglio della strada per un paio di settimane, e nel frattempo i residenti ci hanno contattato”. Come detto l'area è stata posta sotto sequestro, sulla base dell'ex art.354 del Codice penale: “Con il sequestro – continua Cambielli – i rifiuti non potranno più essere spostati o rimossi. Almeno fino a quando non si saranno conclusi gli accertamenti e le verifiche sulle eventuali responsabilità”.

Le indagini della magistratura

La competenza ora è già sui tavoli della magistratura: non si esclude vengano richiesti, in tempi relativamente brevi, analisi e campionamenti sia sui cumuli che sul fondo degli scavi. In ogni caso il dissequestro sarà condizionato allo smaltimento dei detti rifiuti. “Impossibile sapere per quanto tempo sono rimasti sepolti – la chiosa di Cambielli – e purtroppo accade spesso, in provincia di Brescia, che vengano trovati rifiuti interrati in sede di cantiere”. Sulla stessa linea, solo per citarne uno: era stato ancora più clamoroso il sequestro del terreno dell'asilo di Castrezzone di Muscoline.

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