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Cronaca

Moglie muore avvolta dalle fiamme: "Ha fatto tutto da sola, si è suicidata"

Non cambia la versione di Abderrahim Senbel, accusato di aver bruciato viva la moglie Mina Safine, morta a 45 anni

“Ha fatto tutto da sola, si è suicidata”. Non cambia la versione di Abderrahim Senbel, 55 anni, accusato di omicidio volontario per la morte della moglie Mina Safine, uccisa a 45 anni dopo sette giorni di agonia nel reparto Grandi ustionati dell'ospedale Gaslini di Genova. Come scrive il Giornale di Brescia, è quanto quanto avrebbe ribadito Senbel nel corso dell'ultimo interrogatorio, durato diverse ore, venerdì scorso al carcere di Opera (dove è detenuto).

Per il 55enne dunque si sarebbe trattato di un tentato suicidio: la donna si sarebbe data fuoco da sola  a causa delle difficoltà economiche in cui versava la famiglia e per una forma di depressione (i due non avevano figli). Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, invece, sarebbe stato Senbel a darle fuoco, come testimoniato anche dai vicini che avrebbero visto (e sentito) la donna urlare e chiedere aiuto.

All'arrivo dei soccorsi era ancora avvolta dalle fiamme

Il marito le avrebbe riversato addosso del liquido infiammabile, per poi cercare di bruciarla viva. I fatti risalgono al settembre di un anno fa: tutto è successo in un appartamento di Via Tiboni, a Urago Mella. All'arrivo dei soccorsi Mina Safine era ancora avvolta dalle fiamme, ma era viva. E' stata ricoverata d'urgenza in ospedale, e poi trasferita a Genova. E' qui che morirà una settimana più tardi. Anche il marito venne ricoverato in ospedale, con ustioni alle braccia e al busto.

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