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Cronaca Borgosatollo

Freddato a colpi di pistola mentre fa la spesa, preso il killer del volontario bresciano

Arrestato il presunto assassino di Michele Colosio. Movente ancora da chiarire

Avvicinato e crivellato di colpi di pistola mentre stava andando a fare la spesa, a pochi passi da casa. A sei mesi dal brutale omicidio, la polizia messicana ha arrestato il presunto assassino di Michele Colosio: in manette è finito il 48enne José Guillermo "N".

La svolta è arrivata nelle scorse ore: la notizia è stata diffusa dalla procura del Chiapas ed è rimbalzata sui media messicani, ma nessuna comunicazione ufficiale sarebbe stata data ai familiari del 42enne originario di Borgosatollo che da una decina d’anni viveva in Chiapas, nella cittadina di San Cristobal del Las Casas. 

Secondo il pubblico ministero, il 42enne bresciano - che nella cittadina del Chiapas aveva aperto un’officina artigianale di riparazione di bici- sarebbe stato attirato dal presunto assassino con la scusa della vendita di una bicicletta. Poi il killer avrebbe aperto il fuoco, scaricando l’intero caricatore della pistola addosso a Michele, per poi lasciarlo a terra agonizzante, in un bagno di sangue. La presenza del 48enne arrestato sul luogo del delitto sarebbe stata confermata dalle immagini delle telecamere di alcuni negozi della zona, ma rimangono ancora diversi i punti da chiarire.

Uno su tutti: il movente. Scartata l’ipotesi della rapina finita male - il 42enne bresciano aveva con sé pochi spiccioli - gli inquirenti si erano concentrati sulla pista dell'esecuzione programmata. Ovvero: qualcuno voleva farlo fuori, forse per il suo impegno nella tutela degli ultimi e nella lotta alle ingiustizia. 

Un passato da radiologo all’ospedale Civile, dopo essersi trasferito oltre oceano si era avvicinato al progetto “Casa di Salute”, cogestito dal Nodo Solidale e da alcune realtà territoriali. Oltre a gestire l’officina - che non solo riparava biciclette, ma le usava come ‘motore a pedali’ per fare andare elettrodomestici, soprattutto per zone rurali sprovviste di energia elettrica - faceva il pastore e il contadino.

Poche settimane prima di essere ammazzato, pare che il 42enne avesse citato in giudizio un vicino di podere per questioni legate ai confini del terreno e avesse ricevuto pesantissime minacce. Ma anche questa pista pare essere stata esclusa da chi indaga e la ragione che ha indotto il presunto killer a freddare il giovane bresciano in mezzo alla strada, la sera della finale degli Europei di calcio, resta ancora un mistero.
 

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