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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio di Micaela: testa schiacciata da un'auto, mannaia nella borsetta

Proseguono a tutto campo le indagini degli inquirenti. Intanto è stato conferito l'incarico per l'autopsia sul corpo della 47enne. Dai risultati delle analisi si attendono riscontri importanti

Omicidio | Micaela Bicego | Colà di Lazise | Mannaia | Autopsia
Lago di Garda. Giovedì mattina è stato conferito l'incarico per l'autopsia sul corpo di Micaela Bicego, la donna di 47 anni trovata morta mercoledì nel parcheggio vicino all'ingresso delle Terme di Colà, a Lazise. Da quelle analisi, gli investigatori sperano di ottenere dei riscontri importanti dopo i lunghi interrogatori a cui sono stati sottoposti i familiari della vittima d'omicidio. Perché questo è il reato su cui carabinieri e pubblico ministero stanno indagando: Micaela Bicego è stata uccisa, probabilmente con un colpo alla testa; quella testa che stata poi schiacciata dalle ruote di un'auto.

Per sapere esattamente come sia morta la 47enne di Bussolengo servirà l'autopsia, sperando che possa aiutare a trovare chi l'ha uccisa. Un aiuto che potrebbe arrivare, oltre che dalle testimonianze dei familiari, anche dalle telecamere posizionate nei pressi del parcheggio e dall'archivio delle celle telefoniche che hanno agganciato il cellulare della donna nella notte della barbara aggressione. Il cellulare non è mai stato ritrovato, mentre vicino al parcheggio è stata rinvenuta una mannaia contenuta in una borsetta di proprietà della vittima. I carabinieri la stanno analizzando per rilevare eventuali tracce di sangue o altri dettagli importanti.

Gli inquirenti non trascurano nessuna ipotesi, ma si sono concentrati subito sul marito della donna. Pare che i due avessero litigato la sera prima dell'omicidio, o almeno così ha detto il figlio dei due. Il ragazzo aveva chiamato i carabinieri, poche ora prima del ritrovamento, preoccupato perché non aveva ricevuto risposte dalla madre. Il timore era che la donna si fosse suicidata, ma la sua vita è stata interrotta per mano di un assassino. Sia il figlio sia il marito si erano attivati per ricercarla, finché non hanno ricevuto la triste notizia.

Una notizia che ha straziato il cuore della madre di Micaela, tanto da causarle un malore a cui è seguito un ricovero nell'ospedale di Bussolengo. L'anziana donna, rimasta recentemente vedova, aveva con la sua unica figlia un negozio all'interno delle Sorelle Ramonda di Bussolengo. Un negozio chiuso nello scorso mese di febbraio, mentre Micaela già da novembre era andata a vivere da sola a Lazise, in una casetta che avrebbe voluto trasformare in un "bed and breakfast". Questa separazione dalla residenza del marito potrebbe testimoniare la fine del loro rapporto, oppure potrebbe essere stata semplicemente una scelta di comodo per la coppia, che così non avrebbe dovuto pagare tasse sulla casa di Lazise. Proprio dei motivi economici sarebbero stati la causa scatenante dello screzio tra Micaela e suo marito. Ma che sia stato davvero l'uomo, per soldi o per motivi sentimentali, è ancora tutto da dimostrare.

Fonte: Veronasera.it

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