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Cronaca Mazzano

Crac Medeghini, buco da 600 milioni: 24 anni di carcere per i dirigenti

Si è chiusa la vicenda processuale relativa al fallimento dell'azienda casearia di Mazzano. Condannati gli imprenditori Arturo, Giovanni e Severino Medeghini e il loro braccio destro Mauro Mor. Assolti i 5 professionisti che hanno collaborato con la ditta.

Una vicenda complessa che risale al 2010. L'azienda pareva solida, solidissima: viaggiava con un fatturato vicino al mezzo miliardo di euro, contava 500 dipendenti e altri 1000 lavoratori erano coinvolti nell'indotto. Sotto il suo controllo c'erano ben 21 aziende, poi tutte fallite, come la Medeghini. 

Dalla voragine di 600 milioni sarebbero spariti almeno 70 milioni, e 50mila forme di formaggio Grana Padano. Responsabili della sparizione, secondo gli inquirenti, sarebbero i fratelli Arturo e Severino Medeghini: vennero arrestati nel 2015, con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta, e rimasero in carcere per oltre 9 mesi.

Nel mirino degli investigatori anche numerose banche e i relativi dipendenti: ben 51 funzionari sono accusati di concorso in bancarotta fraudolenta patrimoniale o preferenziale. 

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