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Cronaca Mazzano

Fa sparire carico d'alluminio da un milione di euro: nei guai imprendtiore

Trovati nel deposito anche 12 bobine di acciaio del valore di mercato di circa 4mila euro ciascuna, 24 bancali di vino, e un ingente carico di tondini da edilizia in ferro

Quando i carabinieri si sono presentati in quel magazzino di Mazzano hanno trovato un enorme deposito illegale, contenente materiali di furti e truffe provenienti da tutta Europa. I carabinieri di Fano, insieme ai colleghi del Nucleo Investigativo di Pesaro, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro penale emesso dalla Procura della Repubblica di Pesaro nei confronti di un 54enne bresciano, titolare di una ditta, e di altri due bresciani di 50 e 45 anni, per concorso in ricettazione aggravata di oltre 300 tonnellate di alluminio puro, il cui propretario è una società di Fano.

Le indagini dei carabinieri sono iniziate il 14 settembre scorso, quando una società, la Profilglass di Fano, non ha mai visto arrivare un carico di alluminio da Singapore. La ditta aveva acquistato oltre 300 tonnellate di alluminio e aveva commissionato il trasporto ad un'azienda di Urbania. Quest’ultima aveva incaricato attraverso il web altre due società per procedere al ritiro del carico.

Per il prelievo del materiale, le targhe degli autoarticolati, in tutto quattordici, erano state comunicate all’interporto di Rivalta Scrivia. Grazie alle credenziali fornite dalla ditta incaricata, i camion avevano prelevato il materiale senza però farlo mai giungere a Fano. In data 28 settembre scorso, dopo vari tentativi da parte della società di capire dove si trovasse la merce, la Profilglass e la società incaricata al trasporto hanno deciso di sporgere denuncia. Dalle indagini è emerso che i mezzi, dopo aver prelevato il materiale, anziché dirigersi verso sud si erano diretti in Lombardia e che il deposito potesse essere ubicato tra i comuni di Mazzano e Prevalle. Grazie agli elementi raccolti dai servizi di pedinamento e a testimonianze di persone del luogo, i sospetti si sono indirizzati su una ditta di rottamazione di Mazzano. 

I militari di Fano e del Nucleo Investigativo di Pesaro, in collaborazione con i colleghi di Brescia, hanno quindi perquisito la ditta. In due capannoni e nel piazzale di pertinenza, occultati da bancali in legno e coperti da teloni in plastica, hanno trovato 256 pile di lingotti di alluminio per un peso complessivo di oltre 300 tonnellate e un valore di mercato di circa un milione di euro. Grazie alle etichette e i numeri identificativi posti sui lingotti, i militari hanno subito capito che si trattava proprio di quelli fatti sparire. Nel corso della perquisizione sono stati rinvenuti anche 12 bobine di acciaio (valore di mercato di circa 4mila euro ciascuna) provenienti da una ditta tedesca, 24 bancali di vino di una nota azienda produttrice del Trentino, e un ingente carico di tondini da edilizia in ferro, materiale tutto di verosimile provenienza furtiva. 

Il 54enne bresciano, titolare della ditta, risultato essere di fatto il custode del materie illecitamente trafugato, è stato denunciato insieme ad altri due bresciani di 45 e 50 anni, risultati aver posto in essere "comportamenti inequivocabilmente finalizzati alla vendita del materiale asportato".

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