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Cronaca

Cocaina e hashish, maxi operazione antidroga: arrestate 14 persone

In manette anche un 25enne di casa nel Bresciano

Alle prime luci dell'alba i carabinieri del comando provinciale di L’Aquila hanno dato il via a una maxi operazione antidroga, arrestando a 14 persone ( 7 italiane e 7 albanesi) responsabili, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti e favoreggiamento personale. Sei sono finite in carcere, quattro agli arresti domiciliari, altrettante sono state sottoposte all’obbligo di dimora. Sono tutte disoccupati e, nella maggior parte dei casi, con precedenti di polizia specifici.

 All’operazione hanno partecipato circa 100 militari dell'arma e diverse unità cinofile antidroga provenienti da Chieti, Modugno (Ba), Roma e un’unità del 16° nucleo elicotteri di Rieti. Tra le persone arrestate c'è anche un 25enne albanese di casa a Brescia.

L’indagine ha permesso di individuare un vero e proprio gruppo criminale che gestiva con profitto un traffico di cocaina e hashish tra il capoluogo abruzzese e il litorale romano (in particolare Ardea e Pomezia). Lo stupefacente, comprato sul litorale romano, veniva trasportato a L’Aquila da corrieri che lo nascondevano all’interno di vani ricavati in diverse auto. I mezzi utilizzati erano di proprietà di fiancheggiatori incensurati, così da limitare il più possibile i normali controlli alla circolazione stradale. Una volta arrivata a L’Aquila, la droga veniva tagliata e divisa in dosi, per poi essere rivenduto sulle principali piazze di spaccio.

Spacciavano in pieno lockdown

Le persone che si occupavano dello spaccio al dettaglio venivano contattate di volta in volta dagli acquirenti soprattutto attraverso le piattaforme social, nel tentativo di sfuggire ad eventuali intercettazioni telefoniche. Gli appuntamenti per le cessioni avvenivano in luoghi della città sempre differenti e i pusher stavano attenti a portare con loro solo le dosi necessarie alla singola vendita, così da non essere segnalati come assuntori di sostanza stupefacente ed evitare la denuncia penale qualora fossero incappati nei controlli delle forze dell’ordine.

Gli incontri per la vendita al dettaglio dello stupefacente inizialmente avvenivano quasi esclusivamente nella zona di Pettino, dove vivevano alcuni dei principali indagati. Successivamente, avendo notato che i residenti cominciavano ad allarmarsi del continuo via vai nell’intero arco delle 24 ore in pieno lockdown, gli incontri per le cessioni si sono spostati in alcuni luoghi di ritrovo: centri commerciali e piazzali dei supermercati. La vicinanza ad attività commerciali che vendono generi di prima necessità favoriva tra l’altro una migliore giustificazione in caso di controllo da parte delle forze di polizia nel periodo in cui i movimenti erano limitati a seguito della normativa anticovid.

Nei mesi in cui si sono svolte le indagini preliminari i militari del nucleo operativo e radiomobile avevano già arrestato in flagranza di reato 4 dei soggetti indagati, sequestrando in tutto circa 100 grammi di cocaina e 50 di hashish.

Tra i destinatari della misura in carcere ci sono un uomo 40enne e una donna 32enne, entrambi italiani, che gestivano e coordinavano in via principale l’arrivo della droga a l'Aquila e la vendita al dettaglio. La donna era già detenuta nel carcere di Chieti per altri reati, mentre l’uomo è stato raggiunto in provincia di Chieti, dove si era da poco trasferito. Gli altri quattro sono: un 65enne italiano, già detenuto nel carcere di Napoli; un 25enne raggiunto a Brescia e due 19enni residenti a L’Aquila.

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