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Cronaca Iseo

Si sente male in casa, muore in ospedale: addio a "Macio", agente e padre di famiglia

Era appena rientrato dal suo ultimo servizio: è rimasto in ospedale un paio di giorni, è morto nella notte tra giovedì e venerdì

Si è sentito male all'improvviso, a poche ore dal suo ultimo intervento sulla strada: dopo una notte di battaglia, è stato trasferito d'urgenza all'ospedale di Ome, in terapia intensiva. Qui ha lottato per un paio di giorni, prima di arrendersi all'alba di venerdì. Ucciso da una polmonite fulminante, che non gli ha lasciato scampo: ad oggi non ci sono ancora elementi per pensare al coronavirus, ma è un'ipotesi plausibile visti i tempi (e le circostanze).

C'è tanta, tantissima tristezza a Iseo – dove abitava – e in tutto il corpo della Polizia Stradale per la scomparsa di Massimo Santoliquido, per amici e colleghi semplicemente “Macio”, morto a 57 anni: i funerali saranno celebrati sabato pomeriggio, alle 15 nella chiesa parrocchiale di Iseo. Lo piangono la madre Rosa, la moglie Mara, il figlio Luca, il fratello Alfredo, la cognata Emilia, il nipote Giuseppe.

Una vita intera al servizio dello Stato

Nato nel 1964 e originario di Verona, dov'era nato e cresciuto, Massimo Santoliquido si era trasferito a Brescia per seguire il lavoro del padre, anche lui poliziotto. Dopo qualche anno in servizio in città, aveva preso stanza a Iseo al servizio della Polizia Stradale. In tanti hanno voluto esprimere vicinanza alla famiglia: amici, colleghi e dirigenti. In una breve nota, anche l'Associazione nazionale Polizia di Stato esprime “profondo cordoglio” per la scomparsa di “Macio”. Tra pochi mesi sarebbe andato in pensione.

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