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Cronaca

Martina muore a 27 anni: era stata testimonial per le norme anti-covid

Malata oncologica, in un video che suscitò molto clamore Martina Luoni raccontò delle sue difficoltà di malata oncologica durante la pandemia in Lombardia, diventando poi testimonial per la Regione

Si è spenta a soli 27 anni Martina Luoni, giovane di Solaro (Milano), paziente oncologica. "Oggi la leonessa ha perso la sua battaglia, ora la sua bussola la porterà a caccia di nuovi tramonti, quelli che ha sempre sognato, sempre con il sorriso sulle labbra che nessuno potrà mai spegnere. Da oggi chiunque guarderà un tramonto si ricorderà della leonessa Martina", si legge sul suo profilo Instagram in un post scritto dai famigliari.

Martina, in un video che aveva superato le 3 milioni di visualizzazioni, lo scorso anno aveva raccontato il suo calvario di malata oncologica durante la pandemia a Milano. Paziente di cancro al colon metastatico da oltre 4 anni, dopo aver subìto infiniti cicli di chemio e radio, si era vista in quei giorni rimandare un'operazione chirurgica decisiva per la sua vita. Il San Raffaele, per le norme anti-covid, aveva sospeso tutto.  

Così aveva deciso di lanciare il suo appello alle istituzioni politiche e sanitarie per non lasciare le centinaia di migliaia di persone che in Italia sono malate di cancro abbandonate a sè stesse. La sua voce era stata raccolta dalla Regione Lombardia prima con un chiarimento - "Nessuna operazione salvavita viene rimandata" - e poi con un invito a Palazzo Pirelli: Martina era stata testimonial contro il covid per invitare a proteggersi e a seguire le norme sanitarie.

In queste ultime settimane, racconta Alessandro Rovellini su Milanotoday, stava affrontando una cura sperimentale. "La verità? Sono stanca. Stanca di essere forte, stanca di sopportare i dolori e i malesseri, stanca di essere chiamata leonessa, stanca.. semplicemente stanca. Perché si, quando mi sono ammalata la prima volta ho tirato fuori tutto il coraggio e non ho mai abbassato la testa. Perché a me è successo così, la prima volta ero “fresca”, avevo le forze di andare avanti come un treno nonostante le difficoltà. Poi però, purtroppo, succede che la prima volta diventa la seconda, terza, quarta e arrivi alla consapevolezza che uscirne è sempre più difficile, perché i miglioramenti che vorresti non arrivano e il corpo è sempre più stanco e debilitato", ha scritto a luglio. "Così capita di perdersi, di vedersi talmente male da veramente arrivare a chiederti se ne vale la pena cercare di contrastare i dolori che ti inchiodano nel letto. Gli anni passano e tutti questi discorsi sono frutto di una stanchezza difficile da contrastare e combattere sempre al 100%. Però poi arriva un punto dove la scienza ti allunga la mano e prova a darti un’occasione. Nonostante tutta la stanchezza bisogna prendere quel treno che non ti farà star bene sul momento, ma ti da una speranza per stringere ancora i denti per continuare a lottare. Ora ho iniziato un nuovo percorso di cure “sperimentale” così viene definito, tra due mesi vedremo dove ci starà portando. Nel frattempo io sono qua con 10 chili in meno ma con la voglia di riprendermi la vita e la mia autonomia. Tanto lo sappiamo tutti che vinco io no?", ha concluso.

Per chi volesse salutarla un'ultima volta, i funerali sono previsti per il 16 settembre a Solaro, nella chiesa di Santi Quirico e Giulitta alle 11.

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