rotate-mobile
Cronaca Marcheno

"Ucciso dai nipoti e messo in un sacco per far sparire il cadavere"

Il procuratore generale Pierluigi Dall'Osso ha presentato alla stampa le evidenze delle indagini che hanno portato alla richiesta di rinvio a giudizio per Alex e Giacomo Bozzoli

L'imprenditore Mario Bozzoli sarebbe morto la sera della sua scomparsa. Potrebbe essere stato ucciso, ma non si sa come, intorno alle 19 nella zona degli spogliatoi delle Fonderie Bozzoli di Marcheno. E il suo corpo, ormai senza vita, potrebbe essere stato messo in un sacco e poi portato via in auto. Anche se di tracce non ce ne sono: nessuna, nemmeno una.

E' questo quanto emerso dalla conferenza stampa del procuratore generale Pierluigi Maria Dell'Osso, che sta coordinando le indagini che a questo punto (entro 20 giorni) potrebbero portare al rinvio a giudizio di Giacomo e Alessandro Bozzoli, nipoti di Mario e figli di Adelio, con l'accusa di omicidio premeditato e distruzione di cadavere. Nell'elenco degli indagati, ma solo per favoreggiamento, ci sono anche gli operai Oscar Maggi e Akwasi Aboagye.

Le ipotesi della Procura

Nei giorni in cui sono state rese note le migliaia di pagine degli atti dell'inchiesta, il procuratore generale ha comunicato alla stampa le evidenze “tecniche” raccolte in questi quattro anni. Tra cui, appunto, l'ipotesi di un omicidio premeditato e l'alta probabilità che Mario Bozzoli sia stato ucciso la sera della sua scomparsa. Ma non bruciato nel forno della fonderia, come si pensava all'inizio: il forno “grande”, l'unico che avrebbe potuto contenere un corpo umano, era in disuso ormai da tempo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Ucciso dai nipoti e messo in un sacco per far sparire il cadavere"

BresciaToday è in caricamento