Il traffico di droga è stato quantificato in 6 chilogrammi di marijuana ogni mese, per un giro d'affari appunto mensile da 36mila euro: in manette ci è finito Zhang Genliang, cittadino cinese di 40 anni residente a Lentate sul Seveso (in Brianza) ma che si faceva chiamare semplicemente Mario. Era lui il deus ex machina dell'organizzazione criminale: si occupava non solo della spedizione della droga ma anche del reperire gli immobili all'interno dei quali venivano realizzati veri e propri impianti industriali per la coltivazione di marijuana. In tutto ne sono stati sequestrati più di 20 chili, e oltre 2000 piante.

L'operazione è stata definita “Fumo di Londra”: gli agenti della Polizia di Stato hanno sgominato “un importante traffico di marijuana” dall'Italia all'Inghilterra, con diversi sequestri e arresti. L'indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Parma (con il sostituto procuratore Paola Del Monte) e condotta dalla Squadra Mobile di Brescia con il coordinamento del Servizio Antidroga e il concorso delle Squadre Mobili di Parma, Bologna, Padova e Treviso, ha smascherato un'organizzazione di matrice cinese che operava tra la Lombardia, l'Emialia Romagna e il Veneto.

Il sodalizio criminale si occupava dell'intera filiera: dalla coltivazione dello stupefacente (in serre indoor appositamente realizzate, prendendo in affitto case isolate) fino all'essicazione e al confezionamento. La droga era destinata al mercato inglese e spedita in pacchi da 6 o 7 chilogrammi ciascuno, utilizzando i corrieri tradizionali come Gls e Tnt.