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Cronaca Brandico

L'ultimo abbraccio del paese a mamma Mara, uccisa a bastonate: "Veglia sulla tua piccola"

Sabato l'ultimo saluto a Mara Facchetti, uccisa dal fidanzato che si è poi suicidato.

Sgomento e rabbia avvolgono ancora la comunità di Brandico che si prepara a dare l'ultimo saluto a Mara Facchetti, uccisa a bastonate dal 32enne marocchino Moustafa El Chani. 

La salma della 46enne di Brandico è stata restituita ai familiari, terminati gli esami autoptici, e nelle prossime ore sarà trasferita nella sala del commiato Zammarchi di Lograto, dove venerdì sera si terrà la veglia funebre. Il funerale sarà celebrato sabato pomeriggio, alle 14.30, nella chiesa parrocchiale del paese dove Mara è nata e cresciuta. La data per l'ultimo saluto al suo assasino non è ancora stata fissata: i parenti del 32enne, irregolare e con precedenti per spaccio, non sono stati rintracciati e a provvedere alla sua sepoltura potrebbe essere lo Stato.

"Mara, una stella luminosa"

"Mara, una stella luminosa". È il nome della pagina Facebook creata per ricordare la giovane donna, mamma di una bimba di 5 anni, barbaramente uccisa da un uomo che diceva di amarla. "Bella come il sole, con un'anima fragile", la descrivono le amiche. "Hai amato il prossimo con tutta te stessa, ma il tuo unico grande uomo, il tuo papi ti aspetta a braccia aperte. Veglia sulla tua piccola." Si legge ancora su Facebook.

Un destino crudele lega infatti la giovane donna al padre Giuseppe, ammazzato a fucilate nei campi della Bassa, per mano di una banda di rapinatori, nel dicembre del 1993.   

Mara è stata massacrata di botte e bastonate in un campo di Azzano Mella, nella notte tra giovedì e venerdì scorso, il suo corpo senza vita è stato ritrovato dai carabinieri il mattino seguente, a 150 metri di distanza dal parco dove il suo assassino si era suicidato.

Uccisa nei campi, come il padre Giuseppe

Un delitto atroce arrivato forse al culmine di una lite tra la 46enne e il 32enne marocchino con cui aveva una burrascosa relazione da tempo. Una storia turbolenta e per nulla gradita ai familiari della giovane mamma che, a quanto pare, avrebbero cercato di convincere la 46enne a lasciare Moustafa El Chani.

Prima di uccidersi il 32enne marocchino ha infatti usato il cellulare di Mara per inviare due messaggi, uno ad un'amica, l'altro proprio alla madre della vittima, raccontando quanto aveva appena fatto: "Volevate allontanarci a tutti i costi. Le avete detto di chiamare i carabinieri. Guardate cosa avete fatto. Lei è morta, adesso muoio anch'io." Avrebbe scritto l'uomo prima di impiccarsi ad un'altalena del parco pubblico su cui si affaccia la scuola materna di  Azzano Mella.
 

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