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Cronaca

Video porno di bambini: l'archivio degli orrori di un consulente finanziario

Ha patteggiato 1 anno e 8 mesi di reclusione

Ha patteggiato 1 anno e 8 mesi di reclusione davanti al giudice per le indagini preliminari della Dda del Tribunale di Brescia, la Direzione distrettuale antimafia: era stato beccato in flagranza di reato dagli agenti della Polizia Postale, proprio mentre stava scaricando dal computer di casa immagini e materiale pedopornografico. Il protagonista della vicenda è un insospettabile consulente finanziario di circa 40 anni, all'epoca dei fatti residente a Mantova e poi trasferitosi in un'altra città.

Incensurato, era finito nel mirino degli inquirenti nell'ambito di una più vasta operazione di contrasto alla pedopornografia: il blitz della Postale era scattato nella sua abitazione, dove erano stati sequestrati vari supporti informatici – oltre al computer anche tablet e smartphone – in cui erano stati trovati oltre 500 file (video e immagini).

Prima il carcere, poi i domiciliari

Il materiale vietato, a quanto pare, veniva scambiato tramite una rete di contatti sia su computer che su smartphone. Per questo il 40enne era stato inizialmente accusato non solo di detenzione, ma anche di diffusione di materiale pedopornografia: accusa poi derubricata nel prosieguo delle indagini, ma che comunque non gli aveva evitato il carcere. Dopo lunghe trattative aveva ottenuto i domiciliari, avviando però in parallelo un percorso di recupero psicologico (con sedute e altro). Infine, il patteggiamento (1 anno e 8 mesi) in tribunale a Brescia. 

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