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Cronaca

Buffalora, mamme e bambini in piazza: «Per difendere il nostro futuro!»

Fuori dal sagrato della chiesa di Buffalora la pacifica protesta di ambientalisti, residenti, cittadini indignati, mamme e bambini. "Tutela del territorio e tutela della salute, diritti inviolabili che oggi ci vengono negati"

Era stata presentata come una manifestazione piena di colori e piena di bambini. A Buffalora, nel sagrato della chiesa parrocchiale, la pacifica protesta dei residenti, degli ambientalisti e dei comitati, di quelli più attivi e di quelli che fino ad oggi sono stati a guardare, senza colore politico e senza un doppio fine. E il grido più forte, quel BASTA! ripetuto tante volte, anche a squarciagola, ripetuto dai bambini delle scuole elementari, dai ragazzi delle medie, tutti insieme fianco a fianco per dire basta a quell’aria pesantissima, basta alle discariche, basta a questa amministrazione che pensa solo ai propri interessi, e non pensa al futuro dei cittadini.

Cittadini di oggi ma anche cittadini di domani, come tutti quei piccoli attivisti che oggi sono scesi per strada con tanto di mascherine, striscioni, trombette e cartelli. “Avremmo preferito non arrivare a questa forma di protesta – raccontano le mamme di Buffalora, protagoniste della mattinata organizzata dai comitati ambientalisti che hanno già cominciato ad unire le proprie forze nella Rete Antinocività Bresciana – ma questa ci è sembrata l’unica soluzione di fronte alle nostre richieste inascoltate, alla nostra voce sempre zittita. Il modo migliore per farci sentire, per ottenere un po’ di attenzione”.

Manifestazione Buffalora: tutte le immagini - © Bresciatoday.it

“Tutela del territorio e tutela della salute sono diritti inviolabili per i nostri ragazzi. Se le cose non cambiano saranno costretti ad affrontare le conseguenze disastrose di questa gestione sconsiderata dell’ambiente che ci circonda. Come genitori abbiamo il dovere morale di preoccuparci del futuro dei nostri figli, i nostri amministratori dovrebbero invece rispettare il loro dovere morale, preoccuparsi della salute dei loro cittadini. Buffalora non deve diventare la pattumiera di Brescia, o la pattumiera d’Italia”.

Se ne sono sentite tante, dal Cesio 137 all’Amianto passando poi per il Percolato, si è fatto davvero poco. Sono allora i cittadini a prendersi per mano e a organizzare il cambiamento, tutti insieme. Con una sola certezza, un messaggio diretto alla stanza dei bottoni della Loggia che si legge qua e là tra i tanti cartelli. “Amministrative 2013: da Buffalora nessuno voto”.

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