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Cronaca Via Volturno

Iveco: la Festa della Liberazione divide. Il NO di Anpi e Fiamme Verdi

Giulio Ghidotti, presidente dell'Anpi: "Le nostre associazioni non possono essere cassa di risonanza di tensioni"

Centinaia di persone in corteo questa mattina all'Om Iveco per celebrare il 25 aprile. La manifestazione, tuttavia, è stata segnata da una pesante assenza, quella di Anpi e Fiamme Verdi.

Un evento inedito nella storia repubblicana della fabbrica, legato alle tensioni in atto da tempo tra le organizzazioni sindacali e al braccio di ferro in corso tra Fiom e proprietà.

«Prendiamo atto con rammarico che il nostro appello a una gestione unitaria dell'iniziativa non è stato accolto – afferma il presidente dell'Anpi Giulio Ghidotti -. Il nostro augurio è che in futuro si riesca a ricomporre la frattura ma, detto questo, le nostre associazioni non possono essere cassa di risonanza di tensioni che toccano altri ambiti e per cui non parteciperemo ufficialmente a nessuna delle due manifestazioni promosse dai sindacati».

La Fiom, intanto, ha confermato lo sciopero di tutto il sito produttivo dalle 9 alle 10,30 e dalle 14 alle 15,30. La richiesta di assemblea retribuita (come avveniva fino allo scorso anno) è stata infatti negata dalla proprietà.

La spaccatura sul 25 aprile è l'esito delle attuali divisioni sindacali. Lo scorso anno era stato trovato un compromesso non portando dentro bandiere di organizzazioni sindacali: un'ipotesi che quest'anno la Fiom non ha però considerato opportuna, tenuto conto delle «difficoltà di agibilità sindacale che abbiamo».

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