Trascinato dal nastro trasportatore e poi schiacciato: così è morto Fausto
Aveva 60 anni e abitava da sempre a Bassano Bresciano
Morto a 60 anni, mentre svolgeva il suo lavoro di manutentore elettrico alla Estral di Manerbio. In pochi drammatici istanti sarebbe stato risucchiato da un nastro trasportare, mentre cercava di riparare un guasto del sistema di allarme, finendo poi per essere schiacciato da un meccanismo del macchinario che non gli avrebbe lasciato scampo. Questo il tragico destino di Fausto Farina di Bassano Bresciano.
Il drammatico infortunio
La tragedia si è consumata nella tarda mattinata di martedì 27 settembre nella sede dell'azienda, specializzata in profilati estrusi in alluminio, dove Farina lavorava da oltre 20 anni. I colleghi hanno dato l'allarme, verso le 12.45, e i soccorsi si sono mossi rapidamente: sul posto sono state inviate due ambulanze, l'elisoccorso decollato da Bergamo e i vigili del fuoco. I sanitari avrebbero provato a lungo a rianimare il 60enne, ma sarebbe stato tutto inutile, purtroppo.
Sulla dinamica del drammatico infortunio faranno luce i tecnici del servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro di Ats, intervenuti nello stabilimento di via Artigianale insieme ai carabinieri di Manerbio.
La notizia della morte di Fausto Farina ha colpito profondamente la comunità di Bassano Bresciano, che nemmeno due settimane fa aveva dovuto dire addio alla 51enne Claudia Pini, la guardia giurata travolta e uccisa dall'auto di servizio mentre controllava una ditta di Agnosine.
Comunità sotto shock
"Siamo tutti sotto shock: era una persona squisita", commenta il sindaco di Bassano Bresciano Michele Sbaraini. Fausto Farina era molto conosciuto in paese e si dava parecchio da fare per la sua comunità: nel 2019 si era anche candidato alle elezioni amministrative, nella lista passione civica Bassano, ed era membro della commissione assistenza e servizi sociali.
"Ci legava un rapporto di stima e di rispetto reciproco - ricorda il primo cittadino - : Fausto era stato l'unico della lista 'concorrente' a scrivermi durante la prima ondata di Covid, nel marzo del 2020, per comunicare la sua immediata disponibilità ad aiutare, in qualsiasi modo, la nostra comunità".
Tutto il paese in queste drammatiche ore si sta stringendo attorno ai familiari dell'uomo, che lascia nel dolore la moglie e due giovani figli.