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Cronaca Manerbio / Via Giuseppe Mazzini

Un paese senza campane: al via i restauri della torre

Le otto campane della torre di Manerbio non suoneranno più, e per tutta l'estate: al via i lavori di restauro del castello che le contiene, il peso dei campanoni potrebbe far cedere la struttura

A Manerbio le campane della chiesa non suoneranno più, e per chissà quanto. Gli otto 'campanoni' che infatti per decenni – dal 1947, anno in cui furono realizzate – hanno segnato lo scorrere delle ore, o l'approssimarsi della messa, saranno presto rimossi in vista di un restauro giudicato necessario. Troppo il peso delle otto campane, potrebbe mettere a rischio l'antica struttura – la torre campanaria di Manerbio, alta 40 metri – che le contiene, e che dovrà essere ristrutturata.

I lavori di rimozione sono già cominciati, poi al via con quelli dedicati alla torre campanaria e al castelletto che la circonda. Difficile stimare i tempi di conclusione delle opere di restauro, probabilmente da qui alla fine dell'estate. Nel frattempo la parrocchia correrà ai ripari, installando un impianto di altoparlanti che replicheranno il rumoroso tintinnare delle campane originali. Tutto a posto per l'autunno, salvo imprevisti.

Una storia gloriosa quella delle 8 campane di Manerbio. C'erano già, e da chissà quanto tempo: la torre venne costruita nei primi anni del XVII secolo, la cella venne rifatta oltre due secoli dopo dal celebre architetto Rodolfo Vantini.

Le campane vennero smontate e fuse in tempo di guerra, come riportato da BresciaOggi, in tutto vi si ricavarono la bellezza di 4 tonnellate e mezzo di bronzo, e quasi 34 tonnellate di ferro. Le campane vennero ricomposte in una fonderia di Seregno, e nel 1947 tornarono al loro posto.

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