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Cronaca Manerba del Garda

Manerba: la Concordia del Garda torna (quasi) a galla

Quasi 10 ore di lavoro e cinquanta tecnici tra operai e volontari che al porto di Dusano di Manerba del Garda hanno provato a 'salvare' la Concordia del Garda, la vecchia nave Lazzaro Mocenigo

La Concordia del Garda torna a galla per metà. La Lazzaro Mocenigo – la nave di 42 metri per 135 tonnellate, un tempo piroscafo e poi barcone ristorante – è stata protagonista di un’intera giornata di recupero, che ha visto impegnati una cinquantina di operatori tra tecnici, sommozzatori e volontari della Protezione Civile.

Tutti a Manerba del Garda, al porto di Dusano, nel disperato tentativo di risollevare il barcone che circa un mese fa si è affossato sul suo fianco destro, fino a toccare il fondale, a poche ore dal suo trasferimento ‘forzato’ dal porto privato alla banchina esterna. A sollecitare le operazioni l’Autorità di Bacino.

Nei giorni precedenti la Lazzaro Mocenigo era stata ‘tappata’ in ogni buco, porte e oblò compresi. Sabato mattina è stata svuotata dall’acqua – le pompe idrovore hanno lavorato per ore e ore, con una capacità di circa 30mila litri al minuto – e poi sollevata con una gru fissata su di una palancola mobile, arrivata addirittura da Venezia.

Alle 15.30 il boato di gioia di operai e volontari: la barca è tornata sulla sua linea di galleggiamento, al pelo dell’acqua. Ma la festa dura poco: il barcone in pochi minuti si piega di nuovo sul fianco, quasi a sfiorare il fondo. Sulla Concordia del Garda ancora non cala il sipario: se ne riparlerà in settimana. 

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